Acqua contaminata a rischio morte migliaia di persone nel mondo

VEB

n base al rapporto “Glass 2017” redatto dall’Oms insieme a Un-Water, arrivano notizie molto preoccupanti sul bene più essenziale al mondo, parliamo dell’acqua.

Secondo quanto emerge da queste indagini, che hanno esaminato dati provenienti da 75 paesi con l’ausilio di venticinque agenzie esterne di supporto sui finanziamenti universali per l’acqua e i piani per raggiungere le popolazioni vulnerabile, l’acqua utilizzata da una parte dell’umanità è contaminata e quindi causa di morte non naturale.

Come ha spiegato Maria Neira, responsabile del dipartimento di sanità pubblica dell’Oms, L’alimento più prezioso è spesso causa di morte”.

Dai dati raccolti dall’Oms ogni anno nel mondo muoiono migliaia di persone a causa dell’acqua contaminata che sono costrette a bere e a utilizzare per i bisogni di prima necessità.

Sono diversi i paesi nel mondo, in particolare in Africa ed Asia, che hanno questa grave problematica e nonostante negli ultimi anni sono stati fatti diversi investimenti per arginare questa problematica, la situazione non sembra essere migliorata. Sono due miliardi le persone che bevono acqua contaminata da feci, con il conseguente insorgere di gravi malattie come la dissenteria, il colera, il tifo, la polio e molte altre patologie legate indirettamente all’utilizza di acqua contaminata.

Come ha sottolineato Maria Neira: “Oggi quasi due miliardi di persone utilizzano per scopo alimentare acqua contaminata e vanno incontro a colera, dissenteria, polimelite…Abbiamo stimato che la dissenteria è causa di morte per più di 500.000 persone l’anno, soprattutto nelle aree tropicali del pianeta, e anche quando non si arriva al decesso l’acqua contaminata resta il primo veicolo di vermi intestinali, schistosomiasi e tracoma”.

In questo relazione biennale, non si è parlato soltanto dei gravi danni che l’utilizza di acque contaminate provoca alla salute delle persone ma anche di quello che si sta tentando di mettere in atto per ridurre le persone costrette a bere acqua pericolosa alla propria salute. Come dichiarato dall’Oms: “L’80% di questi paesi non compie finanziamenti sufficienti per soddisfare i loro obiettivi a livello nazionale. Per permettere l’accesso all’acqua potabile, alle infrastrutture di base e ai servizi igienici. Molti Paesi in via di sviluppo non riescono a fornire servizi sicuri e affidabili in modo continuo”.

Il presidente di Un-Water e capo dell’International Labour Organization, in occasione di questo quarto rapporto di “Glass 2017”, ha affermato: “maggiori investimenti su acqua e servizi igienici possono produrre notevoli benefici per la salute e lo sviluppo umano, creare occupazione e fare in modo di non lasciare nessuno indietro”.

Per far fronte a quest’emergenza mondiale occorrono maggiori investimenti annuali che nonostante siano aumentati del 4,9% negli ultimi tre anni non sono ancora sufficienti per affermare che il fenomeno dell’acqua contaminata sia in fase di regressione.

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