Forex: focus sul cambio euro-dollaro in vista delle decisioni Fed

VEB

Dollaro in salita. Un cambio influenzato dalle politiche di Trump ma ancor più dalle parole della Yellen e dalle decisioni di mercoledì della FED per quanto concerne i tassi. E mentre già si attende la riunione Fomc del 14/15 marzo, il Forex vive un momento particolare proprio grazie alla variabilità del cambio euro/dollaro.

Per quanto riguarda il settore del forex e in particolare lo scambio di valute tra euro e dollaro statunitense, questa è una settimana davvero molto interessante, per diversi aspetti. I verbali del FOMC, in seguito alla riunione di Federal Reserve potrebbero essere un segnale evidente per una nuova spinta ribassista in arrivo. Bisogna tener presente dell’elevata volatilità di questo mercato attuale.

Fare forex è interessante specialmente in questo mercato e con queste variazioni economiche per il cambio valuta. Bisogna tener presente del fatto che questo mercato risente di ogni minima spinta, allo stato attuale delle cose. Analisti ed economisti si sono detti piuttosto perplessi, circa la possibilità della Fed di alzare nuovamente i tassi durante il mese di marzo. Detto questo, la possibilità di rialzo è davvero molto probabile. Le parole del presidente Janet Yellen, a proposito sono davvero inequivocabili. Bisogna prepararsi quindi a questo nuovo aumento di tasso di interesse, che avrà luogo durante il mese di marzo.

I mercati valutari hanno già reagito a questa notizie, e i primi effetti sono riscontrabili proprio nel cambio di valute tra euro e dollaro. Un dollaro che in questo avvio 2017 si trova già nella sua terza fase di trend ribassista. Durante la scorsa settimana il calendario economico ha dato dei segnali piuttosto evidenti degli scenari possibili per il dollaro statunitense. Ora il cambio euro-dollaro verte in una fase di minimi storici. Non bisogna però sottovalutare nemmeno i problemi che si respirano in Europa, non solo a livello economico finanziario, ma anche e soprattutto politico. La Germania pare essere in grande difficoltà, nel suo ruolo essenziale di Stato leader dell’Ue. La Francia da par suo è in una crisi istituzionale e politica netta, e pare ormai in balia delle destre. Lo spauracchio politico incombe anche in Italia sotto forma del Movimento Cinque Stelle.

Per il cambio euro-dollaro stamattina è arrivato a scivolare per qualche istante sotto 1,05 e al momento è risalito a 1,051585 (ore 10.50), pur restando in calo dello 0,2% rispetto alla chiusura di ieri. Da un lato abbiamo quindi un dollaro molto variabile e sempre vicino a fasi ribassiste, per tentare di dare lo slancio all’economia Made In Usa di esportazione, ma dall’altro abbiamo visto come anche l’euro stia soffrendo questo tipo di pressione, e i guai politici ed economici si sono ormai tradotti in una instabilità e in una volatilità programmatica per la moneta unica.

Malgrado oggi il dollaro non mostri alcuna variazione, il trend della settimana e quindi del mese di febbraio appare questo. Per il mercato del forex questo è un momento davvero esaltante e molto valido per fare affari. Un segno di rafforzamento per l’euro dovrebbe chiudere questa settimana. Entrando maggiormente nel tecnico, per il cambio euro-dollaro la tenuta di sostegno è vicina all’area 1,0565-1,0555.

Attenzione però, questo trend non dovrebbe avere lunga durata, dato che è previsto un ritorno sopra 1,068 con un segnale rialzista a quota 1,071. Il cambio euro dollaro ha perso circa lo 0.60 per cento nelle ultime 24 ore. Siamo in fase di cross, quindi per questo cambio tra valute.

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