Il raggio traente di Star Trek diventa realtà

VEB

Un raggio traente per il trasporto di oggetti, proprio come quello che si vedeva nella fortunata serie Star Trek, è stato messo a punto dagli scienziati delle università britanniche di Bristol e del Sussex.

E’ ufficiale, ormai siamo così avanti nel futuro che l’Enterprise, la mitica nave spaziale che ha fatto sognare tutti i fedelissimi di Star Trek, con tutti i suoi ipertecnologici accessori esce dalla fantascienza e per occupare un posto di riguardo nella realtà quotidiana del terzo millennio.

L’Enterprise era munita di raggi traenti per afferrare e trasportare oggetti di grosse dimensioni come navicelle nemiche o in avaria.

Quello realizzato dalle università britanniche, invece, è in grado per il momento di trasportare oggetti molto piccoli, ma il principio è lo stesso: trasportare qualcosa senza alcun contatto fisico.

Come funziona l’avveniristico raggio? In molto molto semplice: sfruttando le onde sonore. In pratica si sfruttano le vibrazioni del suono che si propagano nell’aria.

Se queste sono abbastanza intense, riescono a trascinare qualsiasi piccolo oggetto.

Si legge nello studio pubblicato su Nature Communications che l’idea geniale è stata di sfruttare la forza delle onde provenienti da fonti diverse di suoni tutte controllabili.

Gli scienziati hanno provato, usando 64 micro casse disposte su un piano, che se si trovano le giuste combinazioni di suoni, le vibrazioni si aggrovigliano tra loro e, opportunamente controllate, possono non solo a trainare l’oggetto ma anche farlo andare in qualsiasi direzione.

Di là del fascino che suscita la fantascientifica scoperta, è indubbio il raggio traente è destinato a trovare infinite applicazioni soprattutto in settori chiave come medicina e ricerca scientifica.

Ma la domanda che ci poniamo ora è: manca molto per il teletrasporto?

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