Obesità i chili di troppo fanno più male del fumo

VEB

Nuovo allarme per le persone che hanno dei chili di troppo e a lanciarlo è stato uno studio condotto da un gruppo di ricercatori americani della Cleveland Clinic della New York University School of Medicine.

In base a questa ricerca presentata al meeting della Society of General Internal Medicine 2017 tenutosi a Washington, l’obesità nella classifica dei “big killer” è al primo posto, superando il fumo e il diabete. Seguono in questa classifica, pressione alta e colesterolo.

Questi studiosi americani hanno simulato con l’ausilio del computer l’impatto di diversi fattori sul rischio di morte prematura. E’ stato messo in risalto che l’obesità sottrae il 47% di anni di vita in più rispetto alle persone che fumano.

Sono anni che gli esperti di tutto il mondo puntano sugli stili di vita, in particolare chiedendo maggiore attenzione, fin dall’infanzia, alla dieta che dovrebbe essere varia ed equilibrata fin dai primi anni di vita.

Come hanno sottolineato, ancora una volta, gli autori di questo studio: “I fattori di rischio comportamentali e modificabili costituiscono dunque un fardello notevole per la mortalità delle popolazione”.

Il problema dell’obesità sta assumendo dimensioni preoccupanti anche nel nostro paese e in questi ultimi anni, complice la crisi economica, sono aumentate le persone in sovrappeso e obese. Una problematica che riguarda anche i bambini e che spesso viene sottovalutata dalle famiglie che credono che un bambino con qualche chilo in più è in “salute” e non è una situazione per la quale correre ai ripari.

In Italia un bambino su tre è in sovrappeso e uno su dieci è obeso e seri provvedimenti dovrebbero essere presi quanto prima onde evitare da adulti l’insorgere di diverse patologie.

Oltre ad una maggiore attenzione all’alimentazione, si dovrebbero dedicare più ore all’ attività fisica, evitando al minimo la sedentarietà. In questi anni, complice le nuove tecnologie, si passano molte più ore alla scrivania con la conseguenza di accumulo di chili in più anche seguendo un buon regime alimentare.

Oltre al preoccupante aumentare del rischio di morte prematura ci sono molte altre conseguenze legate all’obesità, come l’insorgere di malattie metaboliche come il diabete di tipo 2 e la dislipidemia (alti livelli di colesterolo e trigliceridi), osteoartrite, problemi psicologici, malattie respiratorie, problemi ginecologici, infertilità, disturbi della sfera sessuale, una maggior predisposizione allo sviluppo di malattie dell’apparato digerente. In generale i soggetti obesi secondo numerosi dati raccolti, non soltanto nel nostro paese, l’obesità è spesso associata a una peggiore qualità di vita dei soggetti affetti da questa patologia.

Una problematica che soltanto in Europa è stato stimato che causa ogni anno oltre trecentoventimila decessi legate all’eccesso di peso.

Per far fronte a questa problematiche si richiedono con urgenza campagne di prevenzione mirate a sensibilizzare la popolazione all’assunzione di un corretto stile di vita fin dall’adolescenza.

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