L’Edizione 2017 di “Ballando con le Stelle” è stata vinta dal campione paraolimpico Oney Tapia che nella gara ha dimostrato di essere un bravo ballerino ma soprattutto un grande uomo.
E’ stato definito il “gigante buono” e mai definizione è stata più appropriata. Anche chi non lo conosceva per nulla, ha potuto capire in una manciata di secondi che Oney è uomo di grande generosità e rigore.
Ha conquistato tutti e non perché ha ballato da dio pur essendo cieco, ma per il suo coraggio, la sua determinazione, la sua voglia di vivere che è quasi contagiosa.
Non a caso il suo ottimismo e la sua serenità, hanno portato una ventata di aria fresca anche fra i concorrenti della fortunata trasmissione magistralmente condotta da Milly Carlucci.
E, pure la giuria, nonostante questa edizione sia stata caratterizzata da litigi al fulmicotone, davanti al gigante buono si scioglieva.
Ha 41 anni e si emoziona come un bambino. Solo i grandi ne sono capaci. “Diventare cieco mi ha insegnato a vivere. Mi ha dato la luce. Ora nella mia mente molte cose sono finalmente chiare. Mentre molte persone, che pure hanno gli occhi buoni, non riescono a vedere”, dichiara Tapia a “IlGiornale.it”.
Con “Ballando” Tapia ha scoperto qualità del suo corpo che non sapeva di avere: “Ora riesco a volare anche il corpo, oltre che con la fantasia. E se ci sono riuscito io, può riuscirci chiunque”. Non c’è che dire una bella lezione di vita.
I suoi progetti per il futuro? “Tornerò a fare sport. Ho già in programma delle gare a Rieti, il 5 e il 6 maggio. La danza? Rimarrà un fatto privato. Anche se proprio danzando ho imparato che non bisogna mai dire mai”.
Alla fine dell’intervista, l’atleta ci regala un’altra perla di saggezza. Alla domanda “Il pubblico di casa ha premiato il ballerino o l’uomo?”, Oney Tapia risponde: “L’uomo. Anche perché, senza l’uomo, il ballerino cosa varrebbe?”.
