Ospita uno dei Santuari più conosciuti a livello internazionale, oltre naturalmente agli Scavi archeologici che sono una delle testimonianze maggiori della storia romana esistenti al mondo, eppure negli ultimi anni Pompei è stata sovente al centro della cronaca per la mala gestione e per l’incuria in cui versavano i suoi meravigliosi monumenti.
Nei mesi scorsi il governo si è impegnato in prima persona a farsi carico delle principali questioni irrisolte, e a quanto pare i primi risultati si stanno già vedendo: in questo 2016 infatti c’è stato un super record di visitatori per Pompei che “per la prima volta nella sua storia”, ha superato i 3 milioni di visitatori.
Lo annuncia su Twitter il ministro della cultura Dario Franceschini, che sottolinea: “E siamo solo all’8 novembre..”. Nel 2015 il sito archeologico campano, già da mesi in crescita di appeal, aveva avuto 2 milioni e 900 mila visitatori.
“Pompei come simbolo di ripartenza del Paese”, ha affermato invece il premier Matteo Renzi, che ha aggiunto: “Fino a qualche anno fa Pompei faceva notizia solo per i crolli, mentre oggi è il simbolo della ripartenza del nostro paese”.
“È un gran risultato – interviene il direttore degli scavi Massimo Osanna – Questo dato è frutto di un lavoro di squadra: Pompei conferma il trend estremamente positivo per il 2016”.
A offrire un contributo determinante al risultato eccezionale di quest’anno la messa in sicurezza, il restauro e l’apertura di nuove Domus, le numerose mostre inaugurate negli ultimi anni, gli eventi notturni e straordinari come quelli teatrali e musicali, le iniziative fortemente volute dal Mibact come le Domeniche al Museo.
Ha certamente giocato un ruolo essenziale il costante impegno della Soprintendenza Speciale di Pompei in un’ottica di forte apertura al territorio, del miglioramento costante dei servizi di accoglienza, oltre che una maggiore attenzione alla comunicazione a partire dai social network.