Senza lasciare traccia, opera pima del regista Gianclaudio Cappai, sarà nelle sale italiane dal 14 aprile.
Nel film di Cappai il protagonista Bruno è interpretato da un grande Michele Riondino.
Bruno da bambino ha subito un trauma con il quale si ritrova a fare i conti da adulto.
Veste i panni di Elena, la moglie di Bruno, l’attrice Valentina Cervi. Bruno è un insegnante cui è stato asportato un tumore.
Elena è una restauratrice chiamata a restaurare un quadro del ‘500 proprio nel paese in cui il marito da piccolo ha subito un abuso.
Ed è proprio lì che Bruno sarà costretto ad affrontare i fantasmi del suo passato.
”Nel mio personaggio c’è la maturazione di una vendetta, un lento mettersi alla prova, un passaggio da vittima a carnefice, superando ogni volta un limite”, spiega Michele Riondino.
Poi della moglie Elena dice: ”è lei la parte forte della coppia”. Nella storia c’è anche un’altra: Vera interpretata da Elena Radonicich.
Vera fa parte del passato di Bruno e, sempre per Riondino, è una donna “piena di vita ma oppressa dalle costrizioni in cui è cresciuta”.
Per il regista, invece, tutti i personaggi ”sono tutti prigionieri di un male, subito o commesso, che ha segnato per sempre la loro vita, per quanto abbiano cercato di dominarlo, di nasconderlo o di negarlo”.
Valentina Cervi ci tiene a precisare che “Senza lasciare traccia non è un film sociologico, la prospettiva sui fatti è personale, intima, i personaggi non vengono giudicati”.
Gli altri attori del film sono Vitaliano Trevisan, Stefano Scherini, Fabrizio Ferracane, Giordano De Plano, Luciano Curreli, Aglaia Mora, Giorgio Carminati e Achille Brugnini
Il film è prodotto dall’indipendente Hirafilm, ha il sostegno della Lombardia Film Commission e un pre-accordo di distribuzione con la Movimento Film.