In Sicilia la crescita è molto debole e l’occupazione è stagnante.
Purtroppo siamo sempre allo stesso punto nel meridione, e in special modo in Sicilia.
Non c’è crescita e, sopratutto, l’occupazione è ferma. Questo è un fenomeno che riguarda tutta la Nazione, tuttavia è indubbio che gli indicatori diventino sempre più negativi mano a mano che si scende al sud, Trinacria compresa.
Se il Pil regionale nel 2015 era aumentato del 2,1%, nel 2016 è aumentato dell’1,3% e per il 2017 si prevede un incremento solo dell’1%.
Ovviamente crescita lenta vuol dire meno produzione, e quindi meno possibilità di occupazione. Nell’Isola i dati sono fra i peggiori del Paese.
Il tasso di disoccupazione era del 21,4% nel 2015, del 21,2% nel 2016, e ora si prevede debba attestarsi al 20,9% nel 2017.
Per quanto riguarda poi la qualità del lavoro, si tratta per lo più di lavoro precario.
Non solo: le famiglie siciliane risultano essere le più povere d’Italia, dal momento che hanno un reddito medio inferiore di quasi il 30% rispetto alla media italiana.
I dati sono stati presentati venerdì 17 da CongiunturaRes in un convegno a Palermo.
E Rosario Crocetta, il Presidente della Regione, che fa a fronte di questi dati disastrosi?