La campionessa Bebe Vio è stata oggetto di minacce sessuali su Facebook: il Codacons denuncia il social.
Forse i social, specialmente quelli più grandi, non funzionano ancora abbastanza bene in tema di prevenzione dei reati. Troppe cose filano ancora lisce, anche le più disdicevoli.
Addirittura sul social una pagina, che poi è stata rimossa, invitava a usare violenza sessuale nei confronti della campionessa.
Si è mosso in maniera decisa in questo caso anche il Codacons, il quale ha chiesto in un esposto alle Procure di Roma e Venezia, alla Polizia Postale e all’Autorità per le Comunicazioni di “utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare se i fatti esposti possano integrare fattispecie di illecito civile, amministrativo e penale, nella forma tentata e consumata”.
Da parte sua Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha commentato: “Apprendo con sgomento la notizia delle minacce che, secondo il Codacons, sarebbero state rivolte all’atleta Bebe Vio attraverso il social Network Facebook. Si tratta di un fatto gravissimo e preoccupante. Mi auguro solo che le autorità competenti facciano chiarezza sull’accaduto e individuino al più presto i responsabili di questo gesto ignobile e profondamente disgustoso”.