Lei è il ministro dei Rapporti col Parlamento del governo Renzi, lui uno dei registi a luci rosse più apprezzato nel panorama internazionale: cosa potranno mai avere in comune?
Facile: Tinto Brass, che già qualche anno fa voleva come protagonista di una delle sue pellicole un ministra, in quel caso Mariastella Gelmini, ora ha cambiato obiettivo e confessa di desiderare fare un film con Maria Elena Boschi.
Il regista veneziano, che ha presentato a Roma una mostra a lui dedicata, ‘Uno sguardo libero’, nel Complesso del Vittoriano, ha raccontato di sé e delle mille avventure dietro la macchina da presa.
“Mi piacerebbe tanto lavorare con Maria Elena Boschi“, dichiara ma sono tante le sue dichiarazioni. «Sono soddisfatto – dice Brass su sedia a rotelle ma lucidissimo – che finalmente venga portato a conoscenza di un pubblico vasto la mia attività di regista di cinema». Con amara ironia, ricorda: «Ho passato quasi più tempo nei tribunali che dietro la macchina da presa – ricorda Tinto – ventisei film su ventisette censurati, tutti tranne La Vacanza del 1971, premio della giuria al Lido».
Nel 1983, con “La chiave”, interpretato da Stefania Sandrelli, è arrivata la sua svolta verso il cinema erotico, con tante pellicole note con altrettante bellissime protagoniste: Serena Grandi spopola con le sue forme grazie a “Miranda”, Francesca Dellera si esibisce in “Capriccio”, Deborah Caprioglio si afferma con “Paprika”, Claudia Koll scandalizza con “Così fan tutte”, Anna Galiena sorprende in “Senso ’45”, accanto a un giovanissimo Gabriel Garko.