WhatsApp, “La danza di vottary”: le ultime bufale

VEB

Le bufale continuano a imperversare su WhatsApp, una delle ultime si chiama la “La danza di vottary”.

“Per favore avvisa tutti i contatti della tua lista di non aprire il video chiamato ‘La danza di vottary’. Attenzione, perché è un virus che formatta il tuo cellulare”.

Ancora una volta la Polizia Postale è costretta a intervenire spiegando che “trattasi dell’ennesima bufala”.

Ma c’è un altro messaggio che ancora gira sulla piattaforma di messaggistica ora di proprietà di Facebook che riguarda un fantomatico referendum: “Comunico a tutti coloro che ne siano interessati che presso l’UFFICIO SEGRETERIA o ANAGRAFE del vostro comune di residenza è possibile firmare per un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni. Nella proposta di legge sarà potenziata la tutela della persona che difende la propria casa, i propri beni e i propri cari. La cosa più importante é che viene negato il risarcimento delle eventuali lesioni causate al ladro o agli eredi in caso di morte. Mi permetto di segnalarlo perché partiti, giornali e televisioni non ne stanno dando assolutamente notizia, pertanto vi prego di firmare e far firmare il maggior numero di persone. Grazie.

C’è tempo fino a metà maggio circa. Necessaria la sola carta di identità in corso di validità ed essere residenti”.

Molti utenti ci sono cascati nonostante nel messaggio ci siano molte inesattezze.

Intanto il messaggio allude a un referendum propositivo che il nostro ordinamento non prevede. Poi si parla di iniziativa popolare che è cosa ben diversa da un referendum.

La legge di iniziativa popolare sulla legittima difesa esiste davvero. E’ stata promossa da Italia dei Valori con una campagna conclusasi la scorsa primavera con un milione di persone, ben oltre le 50.000 firme necessarie per presentare la proposta al Parlamento.

L’invito a recarsi nel proprio comune per firmare a favore della proposta è fasullo e privo di fondamento.

Perciò, è bene accertarsi sempre della veridicità di un messaggio ricevuto e facciamo nostro il consiglio della Polizia Postale: “di fare sempre molta attenzione a cosa si riceve sul proprio telefono e di evitare di cliccare su link di cui non si è sicuri. Inoltre è importante avere lo smartphone sempre aggiornato”.

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