Insonnia, gli adolescenti dormono se sono insoddisfatti

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La maggior parte della nostra vita è dedicata al sonno, dormire è praticamente basilare per il nostro organismo, su questo concordano tutti gli esperti che tracciano una linea sulla “quantità” di ore dedicate al sonno e sulla “qualità”, si parla spesso di quest’ultima tralasciando però l’altro fattore altrettanto importante come la quantità di ore legate al sonno, di certo la vita moderna e il continuo essere sotto stress, non aiutano il nostro organismo a stabilizzarsi.

Eppure oggigiorno gli innumerevoli impegni e lo stile di vita frenetico riducono sempre più il tempo dedicato al sonno e ciò non favorisce il corretto funzionamento del nostro organismo. Gli adulti sono presi dai loro ritmi frenetici, tra casa lavoro e impegni di varia sorta, ma anche gli adolescenti hanno dei seri problemi a dormire “abbastanza”, il tempo necessario a non danneggiare la propria salute.

L’allarme è stato lanciato da Claudio Mencacci, Direttore Dipartimento Neuroscienze e salute mentale dell’ASST FBF-Sacco di Milano, autore, insieme a Gianni Migliarese, psichiatra del FBF, del libro “Quando tutto cambia. La salute psichica in adolescenza” (Pacini Editore) presentato a Milano.

Gli adolescenti tendono a dormire meno di 6 ore almeno il 10% delle notti. A 18 anni il 75% dei ragazzi dorme meno di 8 ore e solo il 3% dorme più di 9 ore, spiega Mencacci.

Studi su campioni ampi (più di 100.000 ragazzi) — sottolinea il professor Mencacci – hanno trovato una forte correlazione tra disturbi del sonno (quantità di sonno inadeguata, scarsa qualità del sonno e eccessiva sonnolenza diurna) e utilizzo di smartphone e social network soprattutto nelle ore serali. L’insonnia agisce da detonatore ampliando la vulnerabilità individuale a differenti patologie psichiche (tra cui patologie depressive, alterazioni dell’impulsività, utilizzo di sostanze)”.

Adolescenti, dormono troppo e sono insoddisfatti

Adolescenti dormono troppo e sono insoddisfatti

Come ben sappiamo, la deprivazione di sonno, specialmente quando è cronica, può produrre anche conseguenze a lungo termine in termini di formazione dei circuiti cerebrali.

Ma non è tutto: un’altra minaccia per lo sviluppo cerebrale dell’adolescente, afferma Migliarese, è l’esposizione a sostanze stupefacenti; il 33% degli studenti italiani, circa 800.000, ne ha provata almeno una tra alcool, cannabis, vecchie e nuove droghe. Tutte le molecole psicotrope impattano in modo significativo sulla maturazione cerebrale dell’adolescente, con livelli di gravità che differiscono da sostanza a sostanza e da modalità di assunzione.

Senza contare che, più in generale, i nostri giovani non sono contenti delle proprie vite e dei traguardi che riescono a raggiungere: un adolescente su dieci è globalmente insoddisfatto della propria vita e il pericolo è che le fragilità tipiche di questo delicato periodo di vita sfocino in veri e propri disturbi psichici.

«Vogliamo parlare di questi giovani, che sono il nostro futuro: pochi di loro svolgono attività fisica, ma fanno un grande utilizzo delle nuove tecnologie e soprattutto in ben 800 mila si dicono insoddisfatti della propria vita», rimarca il professor Mencacci. “Dobbiamo tenere conto di tutto quello che possiamo fare per prevenire questo disagio”.

Ecco quindi che un ruolo centrale ce l’ha l’ambiente, familiare, scolastico, sociale.

«Come tutti i fenomeni caratterizzati da profondi cambiamenti – conclude Migliarese – anche la maturazione cerebrale dell’adolescenza è straordinariamente sensibile agli stimoli dell’ambiente, sia che questi si caratterizzino per una loro potenzialità in senso evolutivo, sia che si tratti di sollecitazioni che possono influenzare negativamente lo sviluppo. Il periodo dell’adolescenza può essere immaginato come una lente di ingrandimento: possono emergere episodi depressivi e ansiosi, oscillazioni dell’umore, dipendenze da sostanze o comportamentali, possono accentuarsi comportamenti impulsivi».

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