Adult Player, gli sporcaccioni e lo smartphone sequestrato

VEB

E’ praticamente ‘ultima novità in fatto di “sequestri”, quella che ci mancava, il sequestro del proprio dispositivo mobile, quello con il quale, ormai, molti di noi non riescono a passare la giornata, se non lo hanno tra le mani, navigando, controllando email, messaggiando e qualche volta visitando siti che non si dovrebbe!,

Vi è mai capitato di essere ostaggio del vostro smartphone? Da oggi potrete provare questa sensazione se in passato avete utilizzato una “particolare” app, per visionare film a luci rosse sul vostro dispositivo mobile.

Adult Player, un’applicazione per dispositivi Android che promette l’accesso a video porno, ma che si rivela un virus una volta installata. L’applicazione, una volta avviata, è in grado di sequestrare il telefono, ma non solo: scatta delle foto all’utente, mostrando al malcapitato il selfie rubato e chiedendo anche un riscatto da 500 dollari. L’applicazione è stata scoperta dalla società di sicurezza informatica Zscaler.

L’applicazione non è disponibile nello store ufficiale di Google e inganna chi la scarica chiedendo il permesso di bloccare lo smartphone, come farebbe qualsiasi applicazione anche sicura in fase di installazione.

Non è la prima volta che Zscaler scova un’applicazione “sequestratrice”: non molto tempo fa era stata scoperta l’applicazione chiamata “Droid Porn”, la quale si spacciava per l’Fbi e chiedeva un riscatto, ovviamente subito dopo aver bloccato il telefonino. I malcapitati venivano spaventati con un messaggio che diceva loro di aver violato la legge per aver scaricato materiale pedopornografico, dopodiché venivano invitati a pagare una multa di 500 dollari tramite PayPal.

Questo tipo di truffa viene chiamato “ransomware” da “ransom”, che tradotto dall’inglese significa “riscatto”, e “ware” è la parte finale della parola “software”. I pirati informatici la usano sempre più spesso per ricattare gli utenti meno esperti e infettare dispositivi di utenti privati e di aziende.

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