Alba Parietti non perdona il gesto di Di Canio

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A essere onesti, poche volte ci siamo trovati d’accordo con lei e con le sue posizioni spesso discutibili, ma stavolta non possiamo che condividere le sue parole e il suo pensiero, in un periodo storico come il nostro, dove sovente la libertà di pensiero e parola viene abusata.

Alba Parietti, ai microfoni de La Zanzara, si è espressa sul caso che vede protagonista Paolo Di Canio, licenziato da Sky Sport dopo essersi presentato in trasmissione con una maglia a maniche corte e un tatuaggio con la scritta “Dux” in bella vista sul bicipite destro.

La showgirl non è stata affatto tenera, anzi: “Di Canio è un ignorante, uno molto ignorante e capisco la decisione dell’azienda. Se uno è un personaggio pubblico non si può presentare in quel modo, comunque la pensi – dice la presentatrice – Uno può essere anche il più grande estimatore del Duce però non lo può esibire su un braccio. Se fai apologia di fascismo – aggiunge – ti prendi la tua responsabilità. Le tue idee le manifesti altrove”.

Se rappresenti solo te stesso, se fai il punkabbestia o altro – ha aggiunto la Parietti – allora fai quello che vuoi. Invece ha portato le sue idee politiche in tv, ha fatto uno spot per il fascismo. Siccome si è fatto fare un tatuaggio con la scritta Dux fa una pubblicità continua a periodo nero della storia d’Italia. Capisco perfettamente quello che ha fatto Sky”.

Ricordiamo, a onor di cronaca, che non è la prima volta l’ex giocatore finisce nei guai per le proprie tendenze politiche: in occasione del derby del 6 gennaio 2005 vinto dalla Lazio per 3-1, l’ex giocatore fece il ‘saluto romano’, anche se bisogna scindere le due cose, oggi si parla di un semplice tatuaggio.

2 thoughts on “Alba Parietti non perdona il gesto di Di Canio

  1. Scusa, ma perché vorresti scindere le due cose?
    Tu oseresti scindere? Tu ritieni di possedere un’etica tale che ti consente di tramortire le opinioni della gente normalizzazando le due cose, o meglio il saluto romano?
    Chi è il tuo capo redattore?
    lo rimuoverei volentieri e a te un bel periodo di riposo lungo sotto vigilanza controllata.
    Sono entrambi due episodi deprecabili e non ci sono situazioni dove l’esaltazione del fascismo possa avere più o meno liceità. Non è mai lecito, capra!!!

    1. Non so in quale parte dell’articolo lei abbia letto che io abbia voluto normalizzare il saluto romano. Se deve fare un’accusa del genere, lo motivi appropriatamente! se ha travisato l’introduzione, intendevo riferirmi alle opinioni della Parietti non alla leicità o meno dell’apologia del fascismo!

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