Alieni, prove nascoste da Zuckerberg? L’accusa di un ufologo

VEB

L’esistenza degli alieni è un tema da sempre al centro di dibattiti e speculazioni. Ora, un nuovo capitolo si aggiunge a questa storia, con l’ufologo Mark Christopher Lee che accusa Mark Zuckerberg di detenere prove concrete di vita extraterrestre nella nostra galassia, ma di tenerle nascoste al pubblico.

Alieni prove nascoste da Zuckerberg accusa di un ufologo

Il ruolo di Zuckerberg e il progetto Breakthrough Listen

Zuckerberg, noto fondatore di Facebook, è anche finanziatore di Breakthrough Listen, un programma dedicato alla ricerca di intelligenza extraterrestre (SETI). Proprio questo programma, due anni fa, aveva captato un segnale proveniente da Proxima Centauri, una stella distante 4,2 anni luce dalla Terra. Inizialmente si era pensato a un satellite, ma ora emergono nuovi dettagli.

Le rivelazioni di Lee e le fonti

Lee afferma di aver parlato con il professor Simon Holland, associato della NASA ed ex direttore scientifico della BBC, il quale gli avrebbe confermato che il segnale captato da Breakthrough Listen è reale e non proviene da un satellite. Holland, a sua volta, avrebbe ricevuto informazioni da addetti ai lavori del progetto.

La preoccupazione di non saper rispondere

Secondo Lee, il segnale sarebbe una prova di vita extraterrestre nel sistema di Proxima Centauri. Tuttavia, la decisione di non divulgare la scoperta sarebbe stata presa dal SETI stesso, preoccupato di non essere in grado di rispondere alle domande sulla forma di vita aliena e sul suo modo di vivere.

Il timore di una “disclosure” anticipata

Holland sottolinea anche la possibilità che Cina e Russia, già in possesso di informazioni simili, possano decidere di renderle pubbliche prima del programma SETI statunitense.

Altre testimonianze e il caso Bledsoe

La notizia sulle presunte prove aliene nascoste da Zuckerberg arriva mentre emergono altre testimonianze, come quella di Chris Bledsoe, sedicente esperto di UFO, che in un podcast ha raccontato di un presunto incontro ravvicinato di astronauti della NASA con “esseri alti 38 metri con le ali”.

Conclusioni

La questione dell’esistenza degli alieni rimane avvolta nel mistero. Le accuse di Lee, se confermate, aprirebbero scenari inediti e rivoluzionari per la scienza e per l’intera umanità.

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