La rete idrica di Benevento fa “acqua” da tutti i lati: è un colabrodo e in più in molti si allacciano abusivamente alle tubature per irrigare i campi.
Dai controlli eseguiti sulla rete idrica, si evince che, fino a tre anni fa su 100 litri immessi nelle condutture sannite 44 finivano persi tra i buchi nelle tubature e i “furti d’acqua”.
Fino al 2014, dunque, nel Beneventano il 44 per cento dell’acqua non arrivava proprio ai cittadini.
Tra il 2014 e il 2015, però, c’è stato un miglioramento: le perdite della rete idrica sono state ridotte e a Benevento passano dal 44 al 28,9 per cento.
Ridotta ma non sanata perché si spreca comunque circa il 30 per cento di acqua. Si apprezzano gli sforzi fin qui fatti per tappare i buchi ma evidentemente non basta.
In ogni caso, per dovere di cronaca, bisogna anche sottolineare che Benevento è passata da una dispersione al top, alla provincia più virtuosa della Campania.
Salerno ha il primato della dispersione di acqua: nella provincia si perdono 56,40 litri ogni 100 immessi nella rete.
Seguono Avellino con 46,30 litri ogni 100; Caserta con 46,10 e infine Napoli con 34,30.
Gino Abbate, Presidente di Ge.Se.Sa ha commentato così l’allarmante situazione: “La riduzione delle perdite è legata anche al controllo capillare del territorio che stiamo effettuando: resta da dire che in molti casi le tubature sono vetuste, e questo genera le perdite di cui stiamo parlando”.
“Stiamo facendo un lavoro concreto e quotidiano su questo e anche sui furbetti che si allacciano abusivamente alla rete. L’impegno è far capire ai cittadini che se pagano tutti si paga di meno: risparmiamo noi e risparmiano i contribuenti”.
“Certo, questo ovviamente facendo attenzione a chi è in difficoltà: a tal proposito stiamo studiando con la Caritas una strada per aiutare i bisognosi. Nei prossimi giorni sarà firmato un protocollo d’intesa in tal senso”.