Berlusconi va da Bruno Vespa e gli parla delle presunte promesse che gli avrebbe fatto Renzi.
Berlusconi dice a Vespa che “la modifica della legge Severino era nel Patto del Nazareno”.
Dall’altra parte Matteo Renzi lo prende in giro e gli replica che “sono barzellette perché si confonde con l’altro Matteo”. Salvini, ovviamente.
Poi interviene altrettanto ironicamente il vice segretario Democratico Guerini, il quale afferma che il Cavaliere, o l’ex tale, “oltre a sbagliare le piazze e infilarsi in quelle della Lega, sbaglia anche i patti, non si sa se apposta o perché le cose cominciano a sfuggirgli”.
Infatti, “nessun Nazzareno prevedeva modifiche alla Severino, il tentativo di intorbidare le acque, se non è un’amnesia, è smaccato e puerile”.
D’altro canto, che a Berlusconi piacesse raccontare le barzellette lo sapevamo.
Ma che fosse così bambino di cercar di far credere alla gente che Renzi dovesse aiutarlo a tirarsi fuori dai suoi guai giudiziari, questo non lo sapevamo. Ma tant’è.
Fatto sta che il Cavaliere cerca ancora udienza in una piazza, quella di Porta a Porta, dove non è più credibile.
O almeno, lo è molto meno di prima. Nella riscossa del Cavaliere insomma ci crede solo lui. E quell’altro genio di Brunetta.