Se già la Sanità pubblica italiana si trova a fare i conti con una situazione a dir poco disastrosa, con il sud Italia che come al solito fa da fanalino di coda con disservizi per i cittadini e strutture mal funzionanti e sovraffollate all’inverosimile, di certo non aiutano neppure i medici truffaldini che sottraggono illecitamente le poche risorse disponibili.
Ammonta a oltre 10 milioni di euro il danno erariale provocato da una truffa scoperta da Guardia di Finanza: 50 gli indagati dalla Corte dei Conti della Campania, tra cui 7 dirigenti della Regione Campania e 43 tra funzionari e dirigenti delle Asl regionali.
Complesse indagini avviate dalla Procura della Regione hanno portato alla luce il sistema di pagamento dell’indennità di “continuità assistenziale” ex guardia medica, a favore dei medici convenzionati delle Asl su tutto il territorio campano. Inizialmente, gli accertamenti si erano concentrati sulla Asl Napoli 1, e successivamente sono stati estesi alle Asl di tutta la regione, riscontrando durante i controlli, un coinvolgimento del fenomeno in ambiti molto più estesi.
In pratica i professionisti indagati percepivano illegittimamente l’indennità di assistenza continuativa, quella per le ex guardie mediche, soppressa nel 2005 dopo l’introduzione di una ben più vantaggiosa ‘indennità omnicomprensiva’.