Cancro al polmone in aumento tra le donne: i dati AIOM

VEB

L’Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIOM, ha pubblicato i dati dell’ultimo censimento: i casi di cancro al polmone tra le donne sono drasticamente aumentati i casi di tumore a pancreas e tiroide, mentre diminuiscono le diagnosi di tumore a stomaco e colon-retto.

I dati dell’AIOM pubblicati nella settima edizione del volume “I numeri del cancro in Italia 2017”, presentato oggi all’Auditorium del Ministero della Salute, non sono rassicuranti.

Da questi si evince, infatti, che nel 2016 si erano 365.880 nuovi casi di tumore mentre nel censimento del 2017 se ne sono contati circa 369mila.

In particolare si sono ammalati di cancro 192mila uomini e 177mila donne. Fra le donne si è registrato un aumento esagerato di tumore al polmone: 13.660, ossia un incremento del 49% in circa dieci anni. La causa, quasi sicuramente, è il fumo.

Nel 2017 dunque, sono cinque le neoplasie più diagnosticate: colon-retto (53.000 nuovi casi), seno (51.000, in crescita solo nelle fasce di età dove si è avuto un ampliamento dello screening, cioè fra i 45-49 anni e nelle over 70), polmone (41.800), prostata (34.800) e vescica (27.000).

I tumori sono in aumento al Nord ma, paradossalmente al Sud la mortalità per cancro è maggiore.
Spiega Lucia Mangone, Presidente Airtum che tuttavia “emerge una forte difformità tra il numero di nuovi casi registrati al Nord rispetto al Centro e Sud sia negli uomini sia nelle donne. In particolare, al Nord ci si ammala di più rispetto al Sud. Il tasso d’incidenza tra gli uomini è più basso dell’8% al Centro e del 17% al Sud/Isole rispetto al Nord e per le donne del 5% e del 18%”.

Per entrambi i sessi si registra anche un aumento dei melanomi, dei tumori al pancreas e alla tiroide. In calo, invece, cancro allo stomaco e al colon-retto.

Questo decremento si deve a una maggiore attenzione all’alimentazione ma, soprattutto, a una maggiore diffusione dei programmi di screening. Dai dati si evince anche una diminuzione dell’incidenza uomini: -1.8% per anno nel periodo 2003-2017.

Lo screening, come sottolinea il Presidente Fondazione AIOM Fabrizio Nicolis: “è uno strumento fondamentale nella lotta ai tumori. I cittadini devono essere sensibilizzati sull’importanza di aderire alle campagne di prevenzione. Lo dimostrano i risultati ottenuti grazie all’estensione del programma di screening colorettale, quello più recentemente implementato in Italia”.

Secondo Carmine Pinto, Presidente nazionale AIOM: “Questa diminuzione è legata principalmente alla riduzione dei tumori del polmone e della prostata, ed è stabile nelle donne, ma si deve fare di più per ridurre l’impatto di questa malattia, perché oltre il 40% dei casi è evitabile”.

Oggi, infatti, grazie alla prevenzione oltre 3 milioni e trecentomila cittadini vivono dopo la diagnosi, ovvero il 24% in più rispetto al 2010.

Per il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “La conoscenza dei dati presentati in questo volume potrà rendere più facile e incisiva l’azione di miglioramento del livello delle prestazioni e dei servizi, in particolare per lo sviluppo dei percorsi e delle reti oncologiche, garanzia di uguale accesso, tempestività, qualità e appropriatezza sia negli iter diagnostici sia nelle cure per tutti i cittadini in tutte le Regioni”.

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