Masturbarsi 21 volte riduce le possibilità di ammalarsi di cancro

VEB

Sembrerebbe una pratica molto utile per ridurre addirittura le percentuali di comparsa di una della malattie che colpisce gli uomini, parliamo infatti del cancro alla prostata, secondo la notizia bomba che arriva da Harward:fare sesso o masturbarsi almeno 21 volte al mese riduce le possibilità di ammalarsi di cancro alla prostata.

Che il sesso facesse bene in generale lo sapevamo. Tralasciando gli aberranti, secolari moralismi che certe religioni, compresa quella cattolica, hanno sempre sostenuto sull’attività sessuale.

Certo, deve essere un sesso consapevole, informato, soprattutto per cercare di evitare il più possibile malattie trasmissibili, anche di una certa gravità.

Tuttavia i rapporti sessuali fanno parte della fisiologia umana, e l’inibizione forzata o ingiustificata di essi può portare a scompensi pure di rilievo.

Sulla materia, e in particolare sulla prostata, hanno condotto degli studi importanti all’Università di Harvard, dove si sono venute a sapere cose davvero interessanti.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica European Urology.

La notizia importante è che l’eiaculazione ripetuta sembra essere un fattore che determini la minore probabilità di ammalarsi di cancro alla prostata.

Solo masturbarsi fa bene? Ovviamente no: sia il rapporto sessuale sia la masturbazione, producendo in sostanza lo stesso effetto, vanno benissimo entrambi.

La ricerca è stata operata su un campione molto ampio di uomini, circa trentamila.

Ma perché proprio 21 volte? Il motivo si legge nella ricerca pubblicata dalla blasonata Università. Il periodo durante il quale è stato condotto lo studio, va dal 1992 al 2010.

Agli uomini è stato chiesto quante volte eiaculassero al mese in tre distinti periodi della loro vita: prima dell’inizio del test, fra i 20 e i 49 anni e fra i 40 e i 49 anni.

Dallo studio, coordinato dal Professor Edward Giovannucci, è risultato che i 4.000 uomini che hanno sviluppato il cancro alla prostata eiaculavano solo 3-4 volte al mese.

Al contrario, coloro i quali riuscivano a eiaculare almeno 21 volte al mese, avevano una possibilità di sviluppare la malattia del 30% inferiore rispetto agli altri. Una differenza non da poco.

Le ragioni per cui questo accade ancora non si conoscono di preciso, ma si suppone che con l’eiaculazione stessa siano periodicamente espulse sostanze nocive che sarebbero altrimenti accumulate.

Si raccomanda comunque, specialmente dopo i 40 anni, un controllo periodico della prostata attraverso l’esplorazione rettale e il valore del PSA ottenibile attraverso un prelievo sanguigno.

Se si comincia a urinare spesso, c’è sangue nelle urine e si avvertono bruciori nella minzione, è sempre meglio rivolgersi al proprio medico per un controllo generale della situazione.

In ogni caso, in base alle risultanze di cui sopra, pare evidente che i rapporti sessuali e la masturbazione praticati regolarmente facciano bene alla prostata.

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