Cicciobello Morbillino scatena il popolo del web

VEB

Per i pochissimo che non lo conoscessero o non ci avessero mai giocato, Cicciobello è un bambolotto prodotto originalmente dalla Sebino, passato successivamente a Giochi Preziosi.

Il bambolotto riproduce un neonato di pochi mesi a grandezza naturale, permettendo così ai bambini di imparare attraverso il gioco a prendere confidenza con il ruolo di genitore. Ha i capelli biondi, gli occhi celesti e due guancette rosse e negli anni ne sono stati prodotti i più svariati tipi.

Per citarne qualcuno, c’è Cicciobello Bua, Fiocco di neve, Coniglietto, Bebè bellissimo e cos’ via, in una storia lunga oltre mezzo secolo.

Cicciobello Morbillino è l’ultima novità del celebre bambolotto.

«Che cosa ha Cicciobello? È tutto coperto di pois! Aiutalo a guarire con i cerottini, la cremina e la magica salvietta!», recita la pubblicità di Cicciobello Morbillino che ha già scatenato l’indignazione dei social.

Secondo molti esperti, la scelta di Giochi Preziosi di lanciare questo giocattolo sul mercato è inopportuna, sbagliata e scientificamente non corretta.

Cicciobello Morbillino scatena l’avversione del popolo web

Cicciobello Morbillino scatena avversione del popolo web

Tra post e tweet spicca il messaggio del virologo Roberto Burioni, che da tempo conduce una battaglia per la vaccinazione.

In un suo tweet si legge: “Attendiamo il Cicciobello Linfomino e pure quello Meningitino. Mi chiedo chi siano questi geni che banalizzano malattie gravi senza rispetto per i malati e per i loro familiari“.

Ma Burioni non è certo l’unico a trovare fuori luogo il nuovo bambolotto. Il suo cinguettio ha, infatti, scatenato l’ira di altri utenti dei social che ne hanno chiesto il ritiro. Con loro anche Walter Ricciardi, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui “con le malattie non si gioca”. Per questo la produzione del nuovo giocatolo dovrebbe essere sospesa, infatti, secondo Ricciardi, “considerando la patologia sotto il profilo ludico, si corre il rischio di sottovalutarne gli aspetti insidiosi e pericolosi”.

L’associazione IoVaccino ha affrontato il tema inizialmente con un pizzico di sarcasmo sulla sua pagina Facebook. «È evidente che il bambolotto è stato vaccinato e quel rash è un effetto della vaccinazione (che, ricordiamo, capita solo nel 5% dei vaccinati). Il bambolotto sta benissimo, è sano, protetto e non è contagioso! Infatti, se il bambolotto avesse il morbillo, non sarebbe venduto con la salvietta magica e i cerottini ma con il kit di intubazione tracheale, una macchina per il supporto ventilatorio e i liquidi da infondere per via endovenosa. Giusto, Giochi Preziosi? Non era vostra intenzione banalizzare una malattia che continua a uccidere 400 bambini al giorno e in Italia ha già ucciso 3 persone nei primi 3 mesi del 2018, vero?».

Naturalmente c’è anche chi cerca di abbassare i toni: “Addirittura accanirsi contro un giocattolo? Ma neanche nell’era fascista si è vista una censura nei confronti di un giocattolo. Vengono ammessi giochi violentissimi sulla play”. E ancora: “Penso che la bambola con il morbillo sia non per banalizzare bensì per aiutare verso la guarigione i bambini a casa contagiati, che così possono condividere la cura con l’amata bambola”.

Dal canto suo Giochi Preziosi si difende sostenendo di non essersi comportata in modo oltraggioso e anzi di aver prodotto il gioco “in buona fede”, sulla scia delle precedenti versioni.

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