Come attore, non ha difficoltà a impersonare una miriade di personaggi differenti, ma nella vita privata è un uomo riservato e restio, che non ama apparire, condividere e soprattutto mettere in piazza i suoi sentimenti e le sue emozioni più profonde.
Lunedì prossimo, 18 aprile, vedremo Claudio Gioè nei panni di un militare della Guardia di Finanza alle prese con la malavita che controlla Roma, nella nuova fiction di Raiuno, “Il Sistema”.
La serie in sei puntate è stata scritta da Sandrone Dazzieri con Valter Lupo prima che fosse resa nota l’inchiesta su Mafia Capitale, e in qualche modo racconta il dietro le quinte del sistema criminale attivo nella Capitale.
Per Gioè, l’obiettivo della fiction è “cercare di raccontare al grande pubblico come oggi la corruzione e la criminalità organizzata si sia ripulita, siede nei salotti bene, va a braccetto con avvocati, imprenditori, politici. Credo che sia effettivamente l’elemento nuovo di questa crime-story: non stiamo nei bassifondi, siamo nei luoghi di potere, nelle grandi feste lussuose in cui ci sono macchine sportive… C’è tutta la ricaduta della corruzione anche nella vita sociale di questo Paese”.
Intervistato dal settimanale Grazia, Claudio è però stato meno “aperto” e collaborativo , quando si è trattato di parlare del suo privato.
Rivela solo di non essere sposato e di non avere figli: “Ma da me non saprà nulla di più”, dice alla giornalista che gli chiede qualche dettaglio in più.
La sua riservatezza lo tiene alla larga anche dalla bella vita del mondo dello spettacolo: “Non faccio parte di nessun sistema, non frequento i giri che contano, non vado alle feste. Inoltre, noi attori che lavoriamo in tv siamo visti con un certo snobismo dal cinema. Ma non ne soffro. Ci ignoriamo educatamente”.
Naturalmente, con queste premesse, non può che odiare i social network, che invece i suoi colleghi tanto sfruttano: “Li detesto, non ne capisco l’utilità: banalizzano tutto mentre ci sarebbe tanto bisogno di approfondire”.
