Colera, epidemia in Yemen: duecentomila casi sospetti.

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Epidemia di colera in Yemen: si contano circa duecentomila casi sospetti

Pensavamo che certe malattie fossero state debellate completamente o quasi.

E invece ci sono, eccome. Vanno di pari passo con la povertà, con l’indigenza, con la scarsezza dei mezzi e soprattutto delle cure.

Purtroppo sono malattie da terzo mondo, e ce ne occupiamo solo quando arrivano a un livello d’allarme tale che il morbo potrebbe contagiare anche da noi.

Per il resto, diremmo che queste malattie le trattiamo quasi con sufficienza, dal momento che si manifestano lontano da noi.

Così com’è successo per Ebola, il terribile virus diffusosi in Africa nord-occidentale, che ha fatto migliaia e migliaia di vittime, fino a quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità è intervenuta in forze insieme agli Stati Uniti, mettendo a disposizione ospedali da campo, cure e vaccini.

Stavolta si tratta di colera, una malattia ben nota pure agli occidentali, ma che dalle nostre parti si presenta molto raramente.

L’epidemia ha colpito particolarmente lo Yemen, un Paese arabo già martoriato da guerre civili e di religione, un Paese arabo poverissimo che vive accanto ad altri Stati arabi ricchissimi.

Ultimamente nello Yemen sono stati registrati addirittura duecentomila casi sospetti, la metà dei quali si riferirebbero a bambini.

Nello Yemen, la guerra, la sporcizia e la malnutrizione sono padroni incontrastate della scena. Sono l’Unicef e l’Oms a dare l’allarme, mentre cercano di fermare il rapido propagarsi del contagio.

A essere colpiti principalmente dall’epidemia, sono i soggetti notoriamente più vulnerabili.

Per il 46% sono colpiti bambini sotto i 15 anni, mentre il 33% dei malati ha oltre 60 anni.

Il dottor Nevio Zagaria, che coordina l’ufficio OMS in Yemen, dichiara: “Alcuni punti caldi del colera sono la fonte principale della trasmissione della malattia nel Paese. Sconfiggere il colera in queste zone significa poter rallentare la diffusione della malattia e salvare vite umane. Al contempo, stiamo continuando a promuovere una cura precoce dei sintomi e a condurre un’attività di prevenzione”.

Meritxell Relano, Rappresentante dell’Unicef nello Yemen, aggiunge preoccupata: “L’epidemia di colera sta peggiorando la situazione già difficile per l’infanzia yemenita. Molti dei bambini che sono morti a causa della malattia, erano anche affetti da una malnutrizione acuta. Oggi la vita per i bambini dello Yemen è una lotta disperata per la sopravvivenza. Colera, malnutrizione e guerra suonano quasi come una condanna a morte”.

Un altro problema è l’acqua: scarsa e di pessima qualità. Si stanno allestendo serbatoi di rifornimento, autocisterne, e si sta provvedendo alla riparazione degli acquedotti e alla clorazione dell’acqua. Ma la lotta è durissima.

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