Lo specchio moderno convenzionale di solito non è altro che una lastra di vetro attaccata a un sottile strato di supporto metallico.
Sembra che gli specchi siano in circolazione da sempre, in una forma o nell’altra, ma gli specchi come li conosciamo oggi non esistono da tantissimo tempo.
Già mille anni fa, gli specchi erano ancora dischi lucidati di semplice metallo che costavano più di quanto la maggior parte delle persone di quell’epoca potesse permettersi: un contadino che voleva vedere il proprio riflesso doveva andare a guardare in uno stagno come tutti gli altri.
Gli specchi a figura intera sono un’invenzione ancora più recente. Hanno solo circa 400 anni.
In uno studio del 2005 presso l’Università di Liverpool, un gruppo di ricercatori ha chiesto ai soggetti di prevedere quando sarebbe apparso il loro riflesso mentre passavano davanti a uno specchio.
Le loro risposte erano imbarazzanti. Gli stessi scarsi risultati sono tornati quando alle persone è stato chiesto di giudicare la dimensione delle loro teste allo specchio.
I risultati dello studio di Liverpool suggeriscono che gli esseri umani semplicemente non sono intuitivamente attrezzati per affrontare i riflessi, ma gli specchi risuonano profondamente nella psiche umana.
Rappresentano la verità e l’illusione allo stesso tempo. Ci mostrano come siamo, ma non del tutto, e vediamo un nuovo mondo da esplorare dietro lo specchio a cui non possiamo accedere.
Forse questi paradossi disorientanti sono ciò che rende gli specchi così centrali sia per la magia che per la scienza.
