Dieta, pane e pasta non sono necessariamente da evitare

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Se nutrizionisti e dietologi, nella stragrande maggioranza dei casi, nel consigliare regimi alimentari equilibrati, non eliminano nessun alimento, ma ne riducono semplicemente la quantità, è indubbio che è convinzione comune quella che, per perdere peso, bisogna eliminare drasticamente pane e pasta.

Nulla di più sbagliato, almeno stando ai risultati di una recente ricerca: secondo una ricerca pubblicata su Annals of Internal Medicine, eliminare completamente pane e pasta dalla dieta aumenta il rischio di ammalarsi di patologie cardiovascolari e di contrarre tumori. In particolare chi mangia pochi carboidrati e preferisce le proteine animali come la carne ha il 12% di possibilità in più di morire, il 14% in più di avere un infarto e il 28% in più di contrarre un tumore.

Bandire pane e pasta quindi non solo è sbagliato ma può essere addirittura nocivo, perché questi nutrienti, se consumati nella giusta quantità, sono indispensabili per mantenere un buono stato di salute così come una buona forma fisica. Al contrario di quanto si creda, mangiare solo proteine con frutta e verdura rinunciando totalmente a pasta e affini non è la ricetta giusta per perdere peso.

I carboidrati non devono mai mancare nella nostra alimentazione quotidiana perché questi nutrienti, chiamati anche zuccheri o glucidi, insieme a proteine e lipidi (o grassi), ci forniscono l’energia necessaria per far funzionare correttamente l’organismo e svolgono importanti funzioni biologiche. Il contenuto di amido che si deposita sotto forma di glicogeno nei muscoli e nel fegato infatti costituisce la nostra riserva energetica nelle ore notturne o fra un pasto e l’altro.

Si tratta di numeri molto importanti che sottolineano l’importanza dei carboidrati nella dieta. Un regime alimentare dietetico deve comprendere non solo proteine e vitamine, ma anche zuccheri o glucidi che offrono l’energia necessaria per affrontare la giornata.

Dieta, pane e pasta non sono necessariamente da evitare

Dieta pane e pasta non sono necessariamente da evitare

Bisogna comunque  distinguere tra carboidrati semplici e complessi: i primi sono lo zucchero, il fruttosio e il galattosio, che l’organismo riesce ad assimilare velocemente e sono “energia pronta”, quelli complessi invece necessitano di più tempo per essere digeriti e trasformati in glucosio, quindi rallentano il nostro metabolismo.

E sono i carboidrati complessi la benzina del nostro corpo in quanto forniscono energia graduale: in particolare ci si riferisce all’amido, che è contenuto nei cereali, nelle patate, nei legumi, in frutta e verdura.

Un’alimentazione equilibrata, secondo la maggior parte degli esperti, deve essere composta dal 55-60% delle calorie giornaliere di carboidrati di cui non più del 10% da monosaccaridi e disaccaridi, 25-30% dell’apporto calorico quotidiano di lipidi, e circa 1 g/kg di peso corporeo di proteine.

Le percentuali riportate dovrebbero essere rispettate qualunque sia l’apporto calorico totale suggerito sulla base delle necessità individuali. Quindi anche nel caso di diete con apporto calorico ridotto. Infatti più della metà delle calorie introdotte deve sempre provenire da carboidrati prevalentemente complessi. Pasta e pane non devono mai mancare anche quando le calorie vengono ristrette. Ogni pasto, colazione, pranzo e cena, infatti, deve includere almeno una porzione, anche ridotta, di un carboidrato complesso.

Per di più, da sempre noi italiani siamo famosi per il pane fatto in casa, o per il pane integrale. Per non parlare della pasta, di cui da sempre siamo cultori e di cui ammiriamo le diverse varianti come la pasta fresca o pasta al sugo: quindi perché privarcene senza motivo?

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