Detersivi e strofinacci gli Edc al bando dall’Unione Europea

VEB

Gli Edc sono sostanze che ritroviamo praticamente in tutti i luoghi che visitiamo durante la nostra normale giornata quotidiana, possiamo trovarle nell’aria così come nei prodotti di uso quotidiano come i cosmetici, i detersivi, addirittura li ritroviamo anche negli alimenti in molti casi, in pratica possono essere delle sostanze che si possono trovare sia naturalmente intorno a noi sia formate chimicamente, sono dette appunto EDC ovvero Endocrine distrupting chemicals.

Molti di noi sono ossessionati dalla pulizia della casa: dai cuscini dei divani alle persiane, dallo scarico della lavatrice al piatto della doccia, è una continua guerra contro i batteri, tenendo sott’occhio tutte quelle ricerche che ci dicono quali sono i posti della casa più sporchi.

Le dispense della nostra abitazione sono quindi ricolmi di detersivi e soluzioni detergenti di ogni sorta, per sgrassare, lucidare, igienizzare, per vincere insomma la nostra quotidiana guerra allo sporco ed evitare quindi infezioni.

Proprio però alcuni di questi prodotti, che noi usiamo per igienizzare, sono loro stessi dannosi per noi: secondo l’Unione Europea conterrebbero infatti gli Edc (Endocrine disrupting chemicals), ossia sostanze chimiche nocive al sistema ormonale dell’uomo.

Gli Edc (Endocrine disrupting chemicals) sono sostanze sia naturali che chimiche che possono alterare le funzioni del sistema endocrino dell’uomo. Questi prodotti uccidono tossine, parassiti e batteri e quindi possono essere utili a mansioni quotidiane; al contempo però nuocciono alla salute dell’uomo e degli animali.

Gli EDC si trovano praticamente ovunque, in particolar modo negli shampoo, nei saponi, nei bagnoschiuma, nei detersivi per la casa e negli spray antizanzare. Sono, in realtà, degli interferenti ormonali e come tale possono provocare numerose patologie.

Si tratta di sostanze che colpiscono soprattutto il fegato. Causano diabete e malattie cardiovascolari. Inoltre operano su ghiandole come la tiroide e inducono lo sviluppo sessuale precoce, la pubertà anticipata. Da notare come agiscano soprattutto sul metabolismo dei lipidi e del glucosio, favorendo l’obesità e l’aumento del tessuto adiposo, infatti negli ambienti scientifici si parla anche di ‘Metabolic disruptors’. Ad alcuni potrebbe capitare, ad esempio, di fare attività fisica e seguire una dieta equilibrata, ma a causa degli Edc involontariamente assunti, di ingrassare comunque. Non ci sono evidenze scientifiche invece, che provochino anche il cancro. Probabilmente rischiano di più i soggetti più deboli, esposti agli interferenti in dosi molto alte o in modo prolungato.  Ma ancora non tutti i meccanismi della loro azione sono noti, anche se i loro effetti negativi si studiano da almeno 20 anni” ha spiegato  a Repubblica.it l’esperta Amalia Gastaldelli, ricercatrice dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa.

Gli edc sono circa un centinaio ma tra i più noti ci sono il bisfenolo A (anche noto come BPA, usato fino al 2010 per produrre biberon), il disinfettante triclosano, i parabeni (usati in creme e cosmetici, smalti per unghie).

L’Oms nel 2002 ne diede una prima definizione recepita poi nel 2013 in un parere scientifico dell’Efsa, l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma, mentre dallo corso 7 giugno un Regolamento delegato Ue (n. 2017/2100) li ha dichiarati off limits e così i nuovi disinfettanti e detergenti immessi sul mercato, i cosiddetti biocidi, dovranno esserne privi.

Da questo mese, quindi, sarà vietata la commercializzazione di prodotti contenenti alcuni tipi di disinfettanti, insetticidi, disinfestanti, fungicidi, detergenti liquidi, detersivi per piatti, per lavastoviglie, per il bucato a mano, ammorbidenti, smacchiatori, spray detergenti, cosmetici, prodotti per la pelle e l’igiene intima e persino bottiglie di acqua.

Nel frattempo, per tutti i prodotti che già abbiamo acquistato, è importante controllare bene le etichette in modo da evitare quelli che contengono sostanze che sappiamo ora essere nocive per il nostro organismo.

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