Subire delle ingiustizie o dei veri e propri reati non è facile per nessuno, ma farsi giustizia da soli, aggirando la legge, non è certo la soluzioni: il messaggio quindi, che Francesco Facchinetti ha lanciato sui social nelle scorse ore, è comprensibile, ma non può e non deve essere condiviso e condivisibile.
Le righe con cui Francesco Facchinetti racconta la rapina subita dal padre in casa propria sono colme di ira: “Basta mi sono rotto i coglioni. Ieri mattina alle 11.30, ripeto di mattina è entrato un mostro, una bestia, in casa di mio papà. Lì vivono anche i miei fratelli, il marito di mia sorella Giulia e il mio piccolo nipote Lorenzo. Questo animale di 2 metri ha cercato prima di rubare e poi, una volta scoperto da Yuri, lo ha tramortito per poi scappare via”.
“Ma vi rendete conto: la domenica mattina. Tutto questo è follia. Peggioriamo ogni giorno di più – continua Facchinetti -bisogna reagire e se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno per noi”.
Poi conclude: “Sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra in casa mia con i miei figli non esce vivo. Se lo Stato non mi difende, lo farò da solo. Mi prendo tutte le responsabilità di quello che ho detto”.
Un annuncio che ovviamente non è passato inosservato ai suoi migliaia di followers che si sono divisi tra chi gli dava ragione e chi invece giudicava eccessiva la sua reazione.
«Per i perbenisti da tastiera fatemi sapere come reagite quando vi entrano in casa con i vostri figli di pochi mesi», ha replicato Facchinetti Jr. alle critiche.