Gianni Versace, l’ex compagno boccia la fiction sulla sua vita

VEB

Molto probabilmente la serie tv American Crime Story: The Assassination of Gianni Versace di Ryan Murphy farà il pieno di ascolti quando arriverà sugli schermi, in concomitanza con il ventesimo anniversario della scomparsa del compianto stilista, ma già intorno alla sua produzione si sono create un mare di polemiche, partite dal compagno di Versace.

L’uscita della serie che racconta della morte di Gianni Versace è prevista per il 2018, ma alcune immagini dal set sono già trapelate, facendo storcere il naso a persone vicine allo stilista.

Nella serie che andrà in onda su FX sarà Ricky Martin, ad esempio, a vestire i panni di Antonio D’Amico, partner per 15 anni dello stilista ucciso nel 1997, oggi 58enne. L’uomo non è stato consultato dalla produzione ed anche per questo ha espresso le proprie perplessità in merito alla ricostruzione degli eventi. “Non c’è traccia della realtà, è troppo romanzata”, ha detto all’Observer, inserto domenicale del Guardian.

“La foto di Ricky Martin che tiene tra le braccia il corpo è ridicola”, ha spiegato aggiungendo che sembra quasi fare il verso alla Pietà di Michelangelo, “Forse è una licenza poetica del regista, ma non è così che avevo reagito io”.

La sua verità infatti è completamente differente. D’Amico era in casa a bere il caffè e quando sentì gli spari provenire dall’esterno: “Mi sentii come se il sangue si fosse trasformato in ghiaccio. La villa aveva le vetrate colorate, per cui non riuscivamo a vedere che cosa fosse successo fuori, quindi dovemmo aprire il cancello. Vidi Gianni che giaceva sui gradini, con il sangue intorno a lui. A quel punto, tutto si annebbiò. Venni portato dentro, non vidi più nulla”.

L’uomo quindi ha affermato che non ha intenzione di guardare la serie tv firmata da Ryan Murphy, ma ammette che gli sarebbe piaciuto fare due chiacchiere con Ricky Martin per raccontargli com’era la vita di coppia con Gianni Versace, quella di tutti i giorni.

Ricordiamo che lo stilista fu ucciso da Andrew Cunanan, un 27enne che tre mesi prima aveva già sterminato altre 4 persone. Otto giorni dopo l’omicidio, Cunanan fu trovato morto in un imbarcadero di Miami e sembra si fosse suicidato con la stessa pistola usata per uccidere Versace.

Non si sono mai comprese le ragioni profonde di quell’omicidio, ma per il suo compagno tutto deve essere ormai messo a tacere: “Purtroppo Gianni è morto, anche il suo assassino. E’ accaduto e ora è meglio lasciar perdere”.

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