Giulia Salemi si difende dalle accuse di esibizionismo

VEB

Il troppo storpia: è questo che è venuto da pensare a tutti davanti al red carpet di Venezia, dove attrici e modelle, indubbiamente bellissime, hanno sfoggiato sovente abiti troppo succinti, troppo scollati, troppo hot.

Alcune hanno puntato sulla trasparenza, altre sulle scollature, ma quella che certamente ha destato più scandalo e polemiche in rete è stata la modella Giulia Salemi che si è presentata ai fotografi con un abito arancione che nulla ha lasciato all’immaginazione, essendo persino più osè di quello celeberrimo di Belen Rodriguez, sfoggiato a Sanremo quando tutto il mondo vide la sua farfallina tatuata sull’inguine.

L’abito in questione, insieme a quello della compagna di passerella Dayane Mello – entrambi dello stilista Matteo Evandro Manzini – non hanno passato l’esame della critica, ritenuti volgari e non adatti ad un red carpet come quello di Venezia.

Sia lei che Dayane erano rigorosamente senza mutande. Ben visibile persino il segno dell’abbronzatura.

L’ex concorrente di Miss Italia alla fine ha deciso di risponde alle offese sul web: “Quelli che mi conoscono sanno che non ho mai dato prove particolare di esibizionismo, io sono venuta a Venezia perché sono stata richiesta per quel Red Carpete per supportare il mio amico stilista indossando una delle sue creazioni”.

E conclude: “Mi scuso con quelli che sono rimasti colpiti negativamente da questa passerella. E accetto tutte le critiche costruttive ma questa è la mia vita”.

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