Sono gli unici artisti che avrebbero il diritto di arrendersi alla paura: dopotutto c’erano loro sul palco al Bataclan, quella terribile notte in cui i terroristi dell’Isis hanno seminato morte e terrore, sconvolgendo una nazione e il mondo intero.
Mentre i maggiori artisti internazionali annullano i loro tour, per paura di nuovi attacchi, il desiderio degli Eagles of Death Metal è uno solo: terminare quel concerto interrotto da mitra e bombe, far risuonare la musica in quel luogo dove loro stessi hanno rischiato di finire vittime dei terroristi assetati di sangue.
“Voglio essere il primo a suonare nel teatro, appena riaprirà”, ha spiegato Jesse Hughes, frontman degli Eagles of Death Metal. “Non vedo l’ora di tornare a Parigi a suonare”, ha continuato Hughes intervistato da Vice. “I nostri amici erano venuti a sentire del rock&roll e sono morti. Voglio finire il concerto”.
Jesse Hughes, il cantante e chitarrista, Matt McJunkins, bassista, Eden Galindo, chitarrista, Julian Dorio, batterista, Shawn London, ingegnere del suono, hanno poi raccontato i momenti immediatamente successivi all’inizio dell’attacco e di come siano riusciti a fuggire approfittando di un momento in cui gli attentatori stavano ricaricando le proprie armi.
Nell’attentato ha perso la vita un membro dello staff della band, il merchandise manager Nick Alexander.