Diciamo che spesso è capitato di fare delle gaffe e molto spesso è capitato anche di farle proprio ad una prima o ad un debutto, certo è che quella di Google è stata davvero grossa, di cosa si tratta? Della nuova app di foto ufficializzata dal colosso di Mountain View.
Se l’obiettivo era far parlare di sé, Google ci è certamente riuscito, anche se forse nel modo sbagliato.
Solo pochi giorni ga infatti, il colosso di Mountain View ha lanciato il servizio “Photos”, applicazione che consente agli utenti di effettuare il backup di tutte le foto e i video salvati sui propri dispositivi tramite l’assegnazione automatica di tag che consentono di distinguere le immagini per categoria.
Una funziona anche molto utile, ma il primo scivolone arrivato subito: Google ha infatti catalogato sotto il termine “gorilla” l’immagine di due persone di colore.
A darne notizia è il ‘Telegraph’, che racconta come Google abbia corso subito ai ripari per eliminare in tempi strettissimi il tag, e come la decisione sia stata presa dopo il reclamo su Twitter di un utente afroamericano. L’uomo aveva infatti protestato in seguito alla creazione automatica da parte dell’app di un album di foto, che ritraevano lui e i suoi amici, sotto il nome di ‘Gorilla’.
“Siamo sconvolti e sinceramente dispiaciuti per l’accaduto. Stiamo prendendo provvedimenti immediati per evitare che questo tipo di errore ricompaia. C’è chiaramente ancora tanto lavoro da fare con l’etichettatura automatica delle immagini e stiamo cercando di capire come evitare che certi errori si ripetano in futuro”: queste le scuse arrivate da Google.