Il contagio delle uova con Fipronil, ecco cosa bisogna sapere

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Il contagio delle uova con Fipronil, ecco cosa bisogna sapere.

Adesso ci mancavano pure le uova. Finora ci eravamo sempre preoccupati del fatto che le uova potessero non essere freschissime, ma nessuno andava a immaginare che le contaminazioni alimentari arrivassero pure a questi livelli. E invece è così, e quindi bisogna prestare attenzione.

L’allarme è a livello europeo, e fra i Paesi a rischio c’è pure l’Italia. Non c’è allarme rosso, ma sicuramente qualche contromisura bisogna prenderla.

Bisogna vedere la quantità assunta di questa sostanza, il Fipronil. Se la quantità è minima, il rischio alla salute è relativo e potrebbe semmai interessare le persone più deboli, come ad esempio i bambini.

Ma cos’è esattamente questo Fipronil? Si tratta di un insetticida abbastanza potente che viene normalmente usato nei prodotti veterinari per contrastare la presenza di insetti di vario tipo, come pidocchi, pulci e zecche.

Ovviamente è vietato l’utilizzo di questo insetticida su animali destinati al consumo alimentare. Ingerito in quantità rilevanti, questo può essere pericoloso per la salute umana.

A rischio in particolare sono il fegato, i reni e la tiroide. L’insetticida interviene sul sistema nervoso centrale dell’insetto: in questa maniera si impedisce il passaggio degli ioni cloruro attraverso il recettore del Glut-Cl e il recettore del Gaba, provocando così la ipereccitazione di muscoli e nervi degli insetti colpiti.

L’uso più ricorrente che si fa del Fipronil è in realtà quello di antipulci. L’insetto colpito dall’insetticida tende a non morire immediatamente ma ha il tempo di ritornare alla propria colonia o alla propria tana contagiando altri insetti.

Insomma, si tratta di un insetticida relativamente blando, che non uccide immediatamente ma serve soprattutto come veicolo di trasmissione verso altre colonie di insetti.

L’Oms comunque ne ha vietato, come accennato, categoricamente l’uso su animali che potrebbero finire sulle nostre tavole.

Ma chissà, magari lo stesso veleno potrebbe trasferirsi pure casualmente da alcune specie ad altre specie attraverso lo spostamento di colonie di insetti stessi. E questo potrebbe essere successo anche con le galline.

Nel caso in cui sventuratamente ci si trovi ad assumere quantità rilevanti di Fipronil mangiando uova contaminate, si potrebbero avere disturbi come tremori, letargia, convulsioni.

I sintomi, peraltro, non dovrebbero durare a lungo. Il Fipronil viene assorbito soprattutto attraverso l’intestino. Nei casi più gravi può essere necessaria una lavanda gastrica, oppure del carbone attivo o un purgante salino. Al momento non esistono antidoti specifici.

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