Il cuore e il sale non vanno d’accordo, ecco in che misura

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Il cuore e il sale non vanno d’accordo, vediamo in che misura.

La maggior parte dei decessi è per tumore e per problemi cardiaci. Abbiamo scoperto che nell’uno e nell’altro caso l’alimentazione è importante. C’è un nesso diretto sovente fra quello che si mangia e l’insorgere di certe malattie.

Così come c’è un nesso diretto fra la salute del corpo, nonché anche quella della mente, e dall’altra l’attività sportiva e il movimento in genere.

Insomma, lo stile di vita è direttamente proporzionale alla qualità della vita e alla propria salute. Se mangiamo sano e facciamo movimento con regolarità, abbiamo molte meno possibilità di ammalarci, anche di patologie gravi.

Il cuore non fa eccezione su tutto questo. Anzi. In particolare fa male a quest’organo il sale; un aspetto che già conoscevamo, ma che è stato accuratamente studiato e approfondito di recente a Barcellona, al congresso della Società Europea di Cardiologia.

Le risultanze della ricerca sono chiare. Si consuma troppo sale, il quale mette a rischio l’apparato cardiocircolatorio, con la possibilità di contrarre importanti malattie legate all’insufficienza cardiaca, una delle patologie cardiovascolari con maggiore diffusione in Europa.

D’altro canto è la stessa OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che raccomanda di assumere non più di 5 grammi al giorno di sale, considerato che il fabbisogno fisiologico per le persone è di circa 2-3 grammi al giorno.

E in Italia, purtroppo, il consumo è all’incirca il doppio di quanto raccomandato. Peraltro, è anche abbastanza difficile ridurre questo consumo, dal momento che la maggior parte, per la precisione il 70% del sale assunto, deriva da alimenti confezionati.

In proposito, Pekka Jousilanthi, del National Institute for Health and Welfare di Helsinki, dice: “Al cuore non piace il sale. Un’assunzione eccessiva di questa sostanza aumenta in modo significativo il rischio di insufficienza cardiaca, indipendentemente dai valori della pressione. Probabilmente la quantità ideale di sale è addirittura inferiore a 6,8 grammi il giorno”.

Leggermente di più di quello raccomandato dall’OMS. Lo scienziato ha presentato uno studio nel quale è stata evidenziata la stretta correlazione fra il rischio di insufficienza cardiaca e l’assunzione di sale, concludendo: “Per raggiungere l’obiettivo di quantità ideali, abbiamo bisogno della collaborazione dell’industria alimentare. Che piacciano al palato, ma anche al cuore”.

Insomma, un po’ di sale nella vita va bene per renderla meno monotona, ma troppo sale rischia di portare a una non vita. Il cuore su questo la pensa in maniera precisa.

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