Impiegati razzisti nell’azienda Facebook, l’ira di Zuckerberg

VEB

“Ci sono stati molti casi recenti di persone che hanno cancellato la scritta ‘black lives matter’ sostituendola con ‘all lives matter’ sui muri dell’MPK. Nonostante la mia chiara comunicazione durante il Q&A della settimana scorsa che questa cosa era inaccettabile, e nonostante i messaggi da molti altri leader della compagnia, questo è accaduto di nuovo”, queste le prime parole della lettera dai toni piuttosto aspri inviata a tutti i dipendenti di Facebook, firmata da Mark Zuckerberg in persona.

“Ero già molto deluso dal questo comportamento irrispettoso, ma dopo la mia comunicazione lo considero anche malvagio. Ci sono questioni specifiche che colpiscono la comunità black negli stati uniti, questioni che provengono da una storia di oppressione e razzismo. ‘Black lives matter’ non significa che le altre vite non hanno valore – è solo una richiesta affinché alla comunità black sia data la giustizia che si merita”, continua la lettera.

“Non abbiamo mai avuto regole su cosa la gente può scrivere sui nostri muri – ci aspettiamo che ognuno tratti l’altro con rispetto. A prescindere dal contenuto o dal luogo, cancellare qualcosa significa mettere a tacere un intervento, o credere che l’opinione di una persona sia più importante di quella di un’altra. Facebook dovrebbe essere un servizio e una community dove ognuno è trattato con rispetto. Questa è stata un’esperienza profondamente dolorosa e fastidiosa per la comunità black e l’intera community di Facebook, e al momento stiamo investigando sull’accaduto”, conclude un piccato Zuckerberg.

La frase “black lives matter” (le vite dei neri hanno valore) era inizialmente un hashtag nata nel 2012, a seguito della morte di Trayvon Martin. Una frase diventata uno slogan sui social, assieme alle polemiche legate alla brutalità della polizia statunitense. Alcune persone avevano replicato con un altro slogan “all lives matter” (tutte le vite hanno valore).

Mark Zuckerberg non ha mai fatto mistero di non sopportare il razzismo e quando proprio nella sua Menlo Park è stata la cancellata la scritta “black lives matter” sostituita dallo slogan rivale “all lives matter” su una delle lavagne che risiedono nella sede di Facebook, dove ognuno può scrivere o disegnare ciò che vuole, è andato su tutte le furie ed ha inviato la lettera sopracitata a tutti i suoi dipendenti.

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