Insonnia e depressione: quando si dorme poco il cervello soffre

VEB

Se si dorme poco il cervello ne risente: i problemi dell’insonnia e la depressione.

Che dormire poco faccia male al fisico e anche alla mente, lo si sapeva. Quando non siamo in grado di dormire almeno 6-7 ore al giorno, i problemi ci sono e ci sono sempre stati.

“Dormi il sonno dei giusti”, dicevano i nostri padri. Ma non è semplice, un po’ perché di giusti ne sono rimasti forse non molti, un po’ perché le preoccupazioni quotidiane, in aggiunta alle malattie propriamente dette, sovente non permettono proprio di dormire. Insomma, il sonno è importantissimo.

Quando abbiamo difficoltà ad addormentarci, il giorno successivo ci sentiamo più nervosi, irascibili, mal disposti a pensare in positivo. Una serie di scienziati della Scuola di Medicina dell’Università della Pennsylvania, hanno ulteriormente acclarato che la carenza di sonno ha un impatto notevole sulla salute mentale, determinando una riduzione della capacità di pensare in positivo.

La depressione e il sonno, dunque, sono profondamente legati. I problemi di insonnia e di risveglio sono spesso i sintomi di episodi depressivi. Le preoccupazioni, di solito, impediscono di dormire. La mancanza di sonno alle preoccupazioni aggiunge la depressione. Insomma si entra in una spirale pericolosa dalla quale, spesso, uscire diventa davvero difficile.

Il dottor Ivan Vargas, coordinatore dello studio effettuato, osserva: “Generalmente, abbiamo la tendenza a notare gli stimoli positivi nel nostro ambiente. Noi tendiamo a concentrarci sulle cose positive più che sulle altre, tuttavia abbiamo osservato che la privazione del sonno può invertire questa situazione”.

“La depressione è tipicamente caratterizzata dalla tendenza a sentirsi tristi e a pensare negativamente, ma più di questo, essa è associata al sentirsi meno positivi, meno in grado di sentirsi felici. La carenza di sonno riduce l’abilità di pensare positivamente, che nel tempo potrebbe comportare un rischio di sviluppare la depressione”.

La ricerca è stata eseguita coinvolgendo 40 persone giovani, evidenziando le loro emozioni a fronte della proiezione di alcune immagini.

I giovani, perfettamente sani, sono stati divisi in due gruppi. Un gruppo è stato costretto a restare sveglio per 28 ore consecutivamente. L’altro gruppo ha potuto dormire regolarmente per le ordinarie 8 ore.

Coloro che non avevano dormito, preferivano focalizzarsi di meno sui volti di coloro che erano felici. Questo fenomeno è stato messo in diretta correlazione con la depressione.

Fra l’altro, recenti studi condotti sia dall’Università Politecnica delle Marche che dall’Università di Washington Saint Louis, hanno dimostrato che c’è un legame fra la forte carenza di sonno e la malattie dell’Alzheimer.

Insomma, se non dormiamo cerchiamo di curarci. E una delle precondizioni più importanti per stare bene con la mente e anche col fisico.

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