Facciamo tanto i liberali e le femministe, eppure siamo costantemente pronti a puntare il dito contro chi non rispetta quei canoni che noi abbiamo definito giusti.
Ne è la prova Giulia Salemi, modella che all’ultima Mostra del Cinema di Venezia ha “osato” sfoggiare un vestito molto provocando, scivolando su uno spacco fin troppo azzardato, che ha mostrato le parti intime, ree a loro volta di non essere state rasate a modo.
Una polemica sterile si è alzata sui social e naturalmente è arrivata anche in televisione, con Barbara D’Urso che a Pomeriggio 5 vi ha dedicato un’ampia pagina del suo contenitore pomeridiano.
Particolarmente accanita, fra gli ospiti in studio, Karina Cascella: “Penso che sia una bella ragazza. Però… se proprio devi indossare un abito del genere, come minimo facciamoci una ceretta. Ho visto delle foto. Se tu da internet vedi delle foto, viene fatto lo zoom. E visto che comunque si vedeva praticamente tutto, si è visto anche che i peli c’erano. Io volevo dire al truccatore della Salemi che esiste la ceretta, il rasoio e, qualora lei non avesse avuto il tempo perché era troppo di fretta per andare a sfilare a Venezia, esistono dei fondi con cui lei avrebbe potuto coprire questa peluria. Già era osceno il vestito, poi se ci dobbiamo subire anche la peluria della Salemi… no. Anche il segno del costume era osceno, doveva essere coperto”.
La Cascella ribadisce poi il concetto che “solo una con la testa bacata si mette un vestito del genere”. A quel punto Barbara D’Urso riprende il controllo della situazione, precisa che le responsabilità di quanto detto da Karina Cascella sono esclusivamente sue e si va avanti.
Si va avanti, ma si è passati quasi un’ora a lapidare una donna per il suo “apparire” in pubblico, e basterebbe questo per capire quanto in realtà il nostro paese è moralista e bacchettone, e non certo sulle questioni serie.
