Sempre impeccabile, sorridente mano nella mano coi suoi bambini o accanto al suo real consorte: da quando è diventata la moglie di William D’Inghilterra, Kate Middleton non ha mai fatto un passo falso.
Neppure i critici più attenti sono riusciti a coglierla in fallo, mai osando neppure con l’abbigliamento, non sempre costosissimo ma adatto alle circostanze e all’etichetta a cui si è perfettamente conformata.
Proprio per questo, Kate ci tiene e non poco a che alcuni suoi scatti rubati dai fotografi, che la ritraggono senza veli, spariscano dalla rete e soprattutto i responsabili vengano puniti.
Tutto è iniziato quando, nel 2012, alcuni paparazzi hanno beccato con i loro teleobiettivi la coppia reale in vacanza nel Sud della Francia, mentre prendeva il sole sulla terrazza di un lussuoso resort nel Luberon, il castello di Autet, proprietà del visconte Linley, nipote della regina.
Le foto in topless, pubblicate dalla rivista francese Closer, e quelli della duchessa in costume, pubblicate dal giornale La Provence, hanno fatto il giro dell’Europa, pubblicati anche da altri giornali europei.
La vicenda, che aveva sollevato tanto scalpore nel Regno Unito, ora è finita pure in tribunale, con la famiglia reale che chiede un risarcimento milionario: 1,5 milioni di euro.
Uno degli avvocati della rivista durante il processo, a Nanterre, ha ribattuto però che le foto mostrano “una immagine positiva della coppia”, ha sostenuto Paul-Albert Iweins, denunciando “la propensione anglo-sassone per danni e interessi punitivi”.
Inoltre, secondo l’avvocato del giornale La Provence, sotto processo per aver pubblicato una foto della duchessa in costume, Kate e William chiedono 50.000 euro alla pubblicazione regionale.
Laurence Pieau, editore di Closer in Francia, i fotografi Cyril Moreau e Dominique Jacovides (che pure hanno negato di aver realizzato gli scatti) e l’italiano Ernesto Mauri, amministratore delegato del Gruppo Mondadori e presidente di Mondadori France, sono accusati di violazione della privacy e complicità.
