All’indomani dell’approvazione delle unioni gay in tutti gli stati federali americani, Facebook ha lanciato “Celebrate Pride”, un’applicazione per tingere la propria immagine del profilo di colori arcobaleno, come personale adesione alla campagna che si sta portando avanti in tutto il mondo per il riconoscimento di tutti i diritti alle coppie omosessuali.
Certo, nei giorni successivi è scoppiato uno scandalo, perché Facebook ha confessato di aver usato lo strumento per condurre una sorte di indagine di mercato, usando quindi l’utenza come cavie, ma in ogni caso oltre 26 milioni di bacheche color arcobaleno hanno mostrato come in tanti sono sensibili al tema.
La cosa però non è andata giù a tutti, soprattutto nel mondo arabo e in Russia c’è stato chi ha protestato, anche ricorrendo a filtri alternativi. E’ il caso di quello creato dal designer russo Oleg Chulakov che ha lanciato un’applicazione online per colorare con la bandiera del proprio paese la foto-profilo e poi condividerla sul popolare social-network Vkontakte o su Facebook.
Diversi utenti dei social network hanno deciso di colorare i propri profili con la bandiera nazionale per rivendicare il proprio “orgoglio nazionale” e molti addirittura hanno anche deciso di usarla per celebrare una sorta di “orgoglio etero” ed hanno accompagnato la scelta con gli hashtag #pridetobestraight e #pridetoberussian.
Ricordiamo che già nel 2013 il governo si è espresso in modo chiaro, con una legge a protezione “dei bambini dalle informazioni che cercano di negare i valori tradizionali della famiglia”, meglio nota come “legge contro la propaganda gay”.