Lecco, in ospedale arriva un’apposita sala dove fumare

VEB

Tra le dipendenze più diffuse, in Italia come nel resto del mondo, c’è senza dubbio quella del fumo.

Eppure è anche tra le più nocive:  la sigaretta sembra una “bionda” innocua, in realtà nel piccolo suo cilindretto si trovano ben 4000 sostanze tossiche e 40 componenti cancerogene. Queste ultime entrano in circolo già “al primo tiro”, dopo 15-20 minuti.

Il fumo aumenta di 14 volte il rischio di tumore del polmone ed è responsabile del 30% di tutte le forme di cancro. In più favorisce lo sviluppo di molte altre gravi malattie come infezioni respiratorie e patologie cardio-vascolari.

È la seconda causa di morte nel mondo e provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Tra le conseguenze pericolose del fumo ricordiamo anche: cancro allo stomaco, asma, malattie cardiache e vascolari e arteriosclerosi e infarto.

Il fumo riduce notevolmente le prestazioni atletiche, aumenta lo stress ossidativo, aumenta il rischio di gengiviti e incrementa l’incidenza di ulcere gastro-duodenali.

Dinanzi a tutte le complicanze che questo pericoloso vizio può comportare, sembrerebbe scontato che proprio le strutture che si occupano delle conseguenze, ospedali in primis, contribuiscano a disincentivare la pratica, ed invece la notizia che in queste ore arriva da Lecco ha dell’incredibile.

Nell’ospedale della città è stato deciso di realizzare, alla modica cifra di 18mila euro, una sala riservata ai medici tabagisti all’interno del blocco operatorio, in modo che, tra un intervento e l’altro, possano rilassarsi con qualche boccata di nicotina e catrame.

Tutto è cominciato quando gli ispettori dell’Ats della Brianza  hanno scovato vicino alle camere operatorie uno sgabuzzino trasformato impropriamente in una stanza per fumatori.

Chiedere ai dottori che impugnano bisturi e ferri vari di rinunciare al vizio letale e rischiare una crisi di astinenza è sembrata una missione impossibile, per questo si è deciso di allestire un locale riservato ai fumatori.

Ricordiamo che secondo la direttiva dell’Unione Europea sul tabacco, entrata in vigore in Italia con un decreto diventato operativo il 2 febbraio del 2016, è vietato fumare nelle vicinanze dei presidi ospedalieri, presso le pertinenze esterne dei reparti di ginecologia e ostetricia, oltre che di neonatologia e pediatria.

I lavori sono già iniziati e si concluderanno a breve.

Il costo, esoso, è giustificato dal fatto che servono porte a chiusura automatica, pareti senza aperture, impianti meccanici di ventilazione forzata, tali da garantire una portata d’aria filtrata di ricambio supplementare. Così da evitare che in qualsiasi modo il fumo possa raggiungere le sale operatorie.

«Intanto sia chiaro che nessuno ha fumato all’interno delle camere operatorie, ma in una camera annessa dove i chirurghi e gli altri operatori sanitari si rilassano per qualche minuto quando effettuano interventi molto lunghi, alcuni dei quali durano parecchie ore», precisano dalla direzione sanitaria di presidio. «Dobbiamo tenere conto delle loro esigenze, nel rispetto della normativa e tutelando soprattutto chi non fuma», aggiungono ancora dalla direzione.

Tra il personale le opinioni sono discordi.  «Chi ha un turno di otto ore e soffre di tabagismo, è costretto ad allontanarsi tutte le volte per fumare una sigaretta. In questo modo è più semplice e più corretto», spiegano alcuni operatori. Ma non mancano le polemiche, considerando soprattutto le risorse investite. «Una scelta che stride con le campagne promosse a tutela della salute dei cittadini», obiettano altri.

«Nei mesi scorsi è stato promosso in ospedale un corso per i dipendenti contro il tabagismo e adesso si vuole realizzare una sala per fumatori, mi sembra assurdo», commenta Massimo Coppia, sindacalista della Uil Fpl del Lario. «Mancano i soldi per pagare gli straordinari agli infermieri, però si investono 18mila euro per i fumatori – aggiunge Francesco Scorzelli, rappresentante dell’Usb -. Stiamo rasentando il ridicolo».

Next Post

infermiere distratte provocano amputazione della gamba di un neonato in Cina

L’infermiere è uno dei tanti mestieri della vita molto delicato, nella maggior parte viene scelto per passione ed in alcuni casi addirittura per una sorta di vera e propria “missione” nell’aiutare gli altri così come quella dei medici, certo è che di per se è un lavoro dove bisogna sempre […]
Leucemia regalano le proprie ferie al collega malato