Legionella, si moltiplicano i casi di contagio a Bresso

VEB

La Malattia del Legionario, più comunemente definita legionellosi, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila, il cui nome significa appunto “Legionella amante dei polmoni”.

Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana.

La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento.

Il tasso di mortalità correlata all’infezione da Legionella dipende da alcuni fattori specifici e può variare dal 40-80% nei pazienti immunodepressi non trattati, al 5-30% in caso di un appropriato trattamento della patologia.

Il temibile batterio in queste ore è tornato a far paure in queste ore in Lombardia: il dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria dell’Ats di Milano ha subito avviato le indagini per accertare le fonti di contagio dopo i 14 casi di legionella che sono stati segnalati da martedì scorso in pazienti residenti a Bresso, nel Milanese.

Il numero di casi è cresciuto nel corso del week-end. Già sabato erano saliti a sei, dei quali quattro bressesi, un cormanese e una donna di Cusano Milanino, che però durante la giornata lavora a Bresso. Poi, tra domenica e lunedì si è avuta notizia degli altri nove casi che si trovano ricoverati tra l’ospedale Bassini e il Niguarda in preda ai sintomi di polmonite che potrebbero essere stati provocati dal batterio della legionella.

Tra i contagiati, purtroppo c’è stata anche una vittima, Lino Mazzola, bressese di 94 anni.

“Prima la febbre alta, poi nel weekend del 14 e 15 luglio la situazione è peggiorata. Si è trattato di una polmonite batterica, in poche parole è una legionellosi conclamata che ha portato a un’altra complicazione mortale – spiega Terenzio Crippa, genero della vittima -. Siamo sconvolti, in casa sono state effettuate campionature e verifiche per capire dove possa aver contratto il batterio. Tra qualche giorno avremo i risultati”.

Il sindaco Simone Cairo ha immediatamente tracciato una mappa delle infezioni. Si tratta di un territorio ristretto che sarebbe in buona parte sovrapponibile a quello dell’emergenza 2014.

Già nel 2014 infatti ci fu un’epidemia simile nella stessa cittadina, ma i contagiati allora furono solo 6, con una sola vittima.

Tutti gli amministratori di condominio sono stati sensibilizzati ad eseguire piani di manutenzione agli impianti sanitari, soprattutto perché gran parte dei palazzi di Bresso sono degli anni Sessanta e Settanta, con problemi di vecchiaia delle tubature.

Per fortuna si può limitare il pericolo di contagio con degli accorgimenti semplici ma importantissimi.

In primis, bisogna provvedere alla manutenzione dei punti di emissione di acqua del rubinetto nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o lasciandoli a bagno con anticalcare; utile poi lasciar scorrere l’acqua calda prima di utilizzarla, mantenendosi lontano dalla fonte, dopo l’apertura dei rubinetti.

Bisogna inoltre sempre fare attenzione all’insorgere dei ristagni d’acqua capaci di favorire la formazione delle colonie batteriche, tenere sotto controllo gli impianti di areazione e di riscaldamento centralizzato soprattutto se con numerose condutture, evitare la presenza di serbatoi con l’accumulo d’acqua ed infine controllare che nei componenti degli impianti non ci sia corrosione o fenomeni di usura.

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