Non una fatica la sua, quella di dedicarsi anima e corpo ad un personaggio ormai amatissimo dal grande pubblico televisivo, ma un vero e proprio onore: il Commissario Montalbano torna in tv, con due nuovi episodi, il 27 febbraio e il 6 marzo, e in primavera ne saranno girati altri due che andranno in onda il prossimo anno, per la gioia del suo interprete, Luca Zingaretti.
E con questi si arriva a trenta, tutti replicati più volte con uguale successo, e che verranno ancora riproposti fino al 1° maggio, dopo i due nuovi: un successo crescente, che dura da quasi un ventennio, dato che i primi episodi sono andati in onda nel 1999.
Del resto, il commissario Montalbano «è un classico, riflette emozioni e brividi che restano. Camilleri non racconta dei gialli, ma il nostro mondo. Noi siamo ancora qua abbiamo parlato al cuore della gente e il cuore della gente ci ha voluto ascoltare, bontà sua», ha detto Luca Zingaretti.
«Sono un attore curioso con la voglia di cambiare personaggio, e lo faccio, al cinema e a teatro. Ma è anche una fortuna poter seguire un personaggio per 18 anni con un gruppo di amici e uno scrittore che ha raccontato il nostro mondo nei suoi cambiamenti in maniera mirabile tra ombre e luci. Certo, dipende dal pubblico ma finché mi continuerò a divertire sarò felice di continuare ad andare a trovare questo vecchio amico che vive nel cuore della Sicilia per vedere come cambia il suo mondo», ha poi aggiunto.
Per Zingaretti, infine, “Montalbano ha ispirato tanti autori e registi. Un prodotto che arriva dalla letteratura ha una marcia in più. Quando ho cominciato a interpretarlo” racconta l’attore “aveva 50 anni e io 36. Oggi ne ho 55. Da un punto di vista drammaturgico, non si è fatto finta di avere sempre 36 anni. Il commissario è un uomo libero, un uomo di legge con un lato anarchico: mi piacerebbe assomigliargli. E’ un simbolo dell’italianità ma ha conquistato il mondo, mi è capitato di vedermi doppiato in altre lingue. Fa un po’ impressione… Nei paesi dove Montalbano non è stato doppiato, c’è stato un successo più grande. Camilleri ha costruito un personaggio che caccia via dal suo letto donne meravigliose. Quale attore non avrebbe il piacere di interpretarlo?”.