I suoi servizi trattano spesso temi delicati e controversi, tematiche che la televisione pubblica spesso preferisce sottacere, problematiche che molti stati preferiscono non affrontare per nasconderli al resto del mondo.
E stavolta a Luigi Pelazza, uno degli inviati storici delle Iene, è andata decisamente male: il giornalista è infatti stato espulso dal Marocco e ha rischiato persino di essere incriminato.
Pelazza è stato cacciato per aver documentato il fenomeno della prostituzione minorile a Marrakech, come lui stesso ricostruisce sulla sua pagina Facebook: “La polizia ha fatto irruzione nella casa in cui stavamo facendo un’intervista, ha arrestato il nostro interprete e portato me e il mio autore Mauro Pilay in Prefettura. Siamo stati espulsi dal Paese”.
“La cosa positiva è che abbiamo finito il pezzo un giorno prima e quindi possiamo tornare a casa”, scherza la ‘iena’ nel video girato in aereo e pubblicato su Facebook.
«Abbiamo raccolto molto materiale su un grande giro di prostituzione minorile con ragazzi e ragazze di 13 e 14 anni pagati 300 o 400 euro per avere rapporti sessuali. Una rete che coinvolge non solo turisti occidentali ma anche turisti arabi e personaggi locali -spiega invece – Mercoledì intorno alle 14 ci trovavamo in un appartamento di Marrakech per raccogliere la testimonianza filmata di alcuni ragazzi. All’uscita siamo stati bloccati da una decina di agenti».