Le sue dichiarazioni sono forti, ma dopotutto non gli si può dar torto: se nel passato è stato un grandissimo conduttore, al timone di innumerevoli programmi di successo, le nuove generazioni neppure conoscono il suo nome, dato che è sparito dai palcoscenici da diverso tempo ormai, e non per suo volere a quanto rivelato da lui stesso.
Marco Columbro, celebre e pluripremiato conduttore tv nell’epoca del boom della televisione commerciale, si è raccontato in una sentita intervista a Repubblica Tv, in cui ha raccontato gli inizi della sua carriera, l’exploit fino al dramma dei giorni in coma e all’essere dimenticato.
“Ho vinto 13 Telegatti, sono passato da un giorno all’altro dall’essere un emerito sconosciuto ad avere l’ufficio stampa di Canale 5 che mi telefonava che mi diceva ‘Hai tre giornalisti che domani vengono a casa tua, poi hai un servizio fotografico da fare”. Come un’onda che ti travolge e inizialmente ti monti la testa”, spiega riferendosi agli inizi e a tutti gli onori dei primi anni.
Poi purtroppo la malattia ha fermato la sua ascesa: “Sono stato in coma 25 giorni, ricordo che sono svenuto in albergo mi sono svegliato dopo un mese in sedia a rotelle in un centro di riabilitazione. Uscire dal coma è stata una rinascita, devi riapprendere le cose che sembravano acquisite. Dopo la malattia per la televisione sono morto. Mi sono dedicato al teatro, della mia azienda di biologico e del mio resort in Toscana2”.
Per fortuna il pubblico non lo ha mai dimenticato, e dopo 15 anni di assenza, gli capita ancora di essere riconosciuto e fermato per strada.
E chissà che non lo rivedremo presto o tardi, alla guida di un nuovo programma, al posto che per tanti anni gli è stato tanto congeniale.