Essere dei personaggi molto noti nel nostro paese non mette affatto al riparo da situazioni spiacevoli in altre parti del mondo, anzi: la notorietà non fa altro che dare alla notizia e quindi alla figuraccia una maggiore cassa di risonanza.
L’attrice siciliana Maria Grazia Cucinotta, una delle maggiori bellezze del cinema nostrano, ha tenuto a battesimo il primo volo di Alitalia tra Roma e Pechino ma la sua missione si è conclusa decisamente in anticipo: a causa del visto non valido le è stato negato l’ingresso al controllo passaporti dell’aeroporto della capitale cinese.
L’attrice ha provato a minimizzare la questione: “Nessun problema, era già previsto che rientrassi subito perché sto girando un film e non potevo bloccare il set e poi dovevo raggiungere i miei in vacanza“.
Eppure certamente c’è stato un grande imbarazzo per Alitalia e per il ministro della Cultura Dario Franceschini, che faceva parte della delegazione.
“Si apre un volo diretto Roma-Pechino che contribuirà di sicuro a far aumentare il turismo in Italia, si apre un desk cinema e cultura Italia a Beijing per portare la nostra cultura in Cina e creare la possibilità di coproduzione e scambi culturali e l’unica cosa che esce fuori è la notizia del mio visto. Lavoro in Cina da 10 anni e non ho mai avuto problemi”, ha poi aggiunto, dimostrando che la cosa non le è poi andata così a genio.
“La Cucinotta ha passato ore e ore nel posto di polizia della dogana cinese per poi essere rispedita a casa bollata come Inadmissible passenger. Gli amici dell’attrice raccontano che l’hanno vista infuriata come mai“, ha scritto il giornalista Marco Castoro.
Ah povera Maria Grazia!
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Una povera cretina e la solita dimostrazione di superficialità ed approssimazione anche per un evento banale come questo. Ma nel nostro povero paese giocano solo dilettanti?