Il bullismo è un concetto talmente ampio e complesso che non solo si fa fatica a spiegarlo a parole, ma anche a comprenderne chiaramente i confini.
Se certamente è bullismo un gruppo di ragazzini che vessa un coetaneo o degli adolescenti che pestano un barbone, è bullismo anche infierire contro una donna, volendone a tutti i costi sminuirne la professionalità, soffermandosi solo sul suo aspetto fisico.
Si è sentita vittima di bullismo, ad esempio, anche la showgirl ed ex velina Melissa Satta: nei giorni scorsi, in seguito alla sua partecipazione a Tiki Taka, è stata accusata di aver partecipato al programma senza indossare le mutandine, ed ora ha deciso di ribellarsi e chiarire la sua posizione.
L’ex velina ha risposto tramite un legale, e poi con un lungo post su Instagram: «Forse per la prima volta ho capito tante donne e ragazze che vengono colpite da bullismo mediatico e violate nella privacy. Prima di essere un personaggio pubblico sono una DONNA, moglie e mamma», ha scritto Melissa.
«Solo perché ho indossato una gonna alcune menti evidentemente non sane hanno insinuato che fossi priva di biancheria intima e così la notizia su internet è diventata sempre più virale con tutta la sua gravità…Ora capisco come si arriva a tragedie come la violenza sulle donne perché ormai tutto è permesso, tutto va bene…ma non dovrebbe essere così», ha continuato.
«Le donne, le ragazze, le bambine vanno protette da questo modo di pensare e soprattutto di esternare siffatti pensieri distorti perché sta prendendo una piega pericolosa e sicuramente sbagliata», ha infine concluso.