Microsoft e la marijuana, arriva il software.
Cosa c’entra Microsoft con questa droga leggera? Semplice, la famosa compagnia americana ha deciso di entrare, sia pur in punta dei piedi, nel business della marijuana.
Per ora il mercato di riferimento è solo quello americano, ristretto agli Stati che hanno legalizzato l’uso della droga leggera, che tra l’altro non sono pochi.
Pertanto, il business sarà perfettamente legale. Laddove esiste un prodotto legalizzato, io sono messo in condizione di venderlo, salvo che le leggi non prescrivano altro. E non sembra questo il caso.
Microsoft ha costituito una Joint venture con la startup Kind, con sede a Los Angeles, affinché sia prodotto un software in grado di favorire la vendita e il commercio in genere del prodotto.
Per Microsoft questo è un settore che ha notevoli prospettive ed è in forte crescita.
Come noto, la marijuana è utilizzata in questi casi soprattutto in ambito medico, con la sua ben nota capacità di lenire il dolore, al posto di altri farmaci potenzialmente anche più nocivi.
Certo, ci potrebbe essere un problema di immagine, e la compagnia di Redmond potrebbe passare come la società che commercia in droga, o qualcosa di simile.
Ma alla Microsoft si sono certamente fatti i loro conti, e hanno deciso di rischiare: insomma, il gioco vale la candela.