La politica sull’immigrazione di Matteo Salvini è ben chiara e delineata: una linea dura e intransigente, talmente rigorosa da arrivare a lasciare centinaia di migranti in balia delle onde pur di non accoglierli sulle coste nostrane.
Una politica che da molti è stata definita xenofoba, ma che per altri appare come l’unica risposta possibile ad anni in cui non c’è stato alcun controllo reale alle frontiere, né una selezione nel concedere i permessi di asilo.
Ed effettivamente i dati Istati rivelano una realtà complessa: nel 2017 i nuovi permessi concessi ammontano a 262.770, il 16% in più rispetto al 2016, con quelli concessi per motivi di asilo e protezione umanitaria che toccano un nuovo record storico a oltre 101mila nuovi rilasci lo scorso anno (il 38,5% del totale dei nuovi permessi).
I dati del Viminale dicono che dei 33.837 stranieri che hanno ottenuto il benestare a rimanere in Italia l’anno scorso, ben 20.166 lo hanno fatto grazie ai permessi d’asilo. Si sfiorava il 60% dei casi.
Una situazione ora certamente destinata a cambiare, soprattutto alla luce del “dl Sicurezza” appena approvato dal Governo italiano.