Una storia di violenza inaudita, brutale, che arriva per di più anche in un periodo caldissimo per quanto riguarda il difficilissimo e delicato tema dell’immigrazione e del razzismo, e che di certo contribuisce ad esasperare ancora di più gli animi.
Nella serata di giovedì, a Milano, il capotreno Carlo Di Napoli è stato aggredito con un machete da un gruppo di ragazzi sudamericani alla stazione ferroviaria di Villapizzone: una aggressione violentissima ed ora l’uomo è ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano dopo aver subito un delicato intervento al braccio.
A essere stati arrestati dalla Squadra Mobile di Milano sono stati nelle scorse ore due ragazzi salvadoregni di appena vent’anni: no dei due sarebbe l’esecutore materiale del colpo di machete che ha quasi amputato un braccio al capotreno.
«Sono sempre più numerosi i casi di aggressioni messe in atto da gruppi di giovani e giovanissimi, stranieri come italiani, che ricorrono ad una feroce violenza per piccoli furti, rapine, o semplicemente per combattere la noia e passare il tempo. Un fenomeno che deve essere affrontato seriamente, aumentando il livello di sicurezza delle città», denuncia la Codacons in una nota.