Era in servizio a La Spezia Giuseppe Franco, 31 anni, originario del cosentino, l’uomo accusato di aver violentato una ragazzina sedicenne a Roma, dopo essersi finto un appartenente alle forze dell’ordine.
Invece Franco è un appartenente alla Marina Militare, e i suoi colleghi proprio non riescono a crederci. «Io sono stato imbarcato con lui sulla Grecale. Beppe è un motorista, un militare per vocazione, non uno che è entrato nella Marina perché non sapeva che fare – spiega un commilitone che vuole rimanere anonimo – abbiamo partecipato insieme ad una missione umanitaria nel Mediterraneo. So che si è difeso, dicendo che il rapporto è stato consenziente. Voglio pensare che sia innocente, non è capace di stuprare una ragazzina».
L’uomo – che ha trascorso la sua prima notte in stato di fermo a Rebibbia – da parte sua continua a negare di essersi finto un poliziotto per tendere la trappola alla giovane e condurla in un luogo appartato per aggredirla, e quindi nega di averla violentata senza il suo consenso.
“La ragazza era consenziente”, ha ribadito nell’interrogatorio di garanzia, mentre il gip Giacomo Ebner si è riservato sulla richiesta di convalida del fermo e sull’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nelle prossime ore il provvedimento del giudice sarà comunque depositato.