In genere quando si pensa allo stalking si immaginano scenari apocalittici, con appostamenti sotto casa, violenze e minacce fisiche o verbali, chiamate nel cuore della notte e una paura costante di incontrare il proprio persecutore, ed invece a Modena sono stati condannati per il medesimo reato anche una coppia di arzilli nonni.
Perché può essere considerato come una persecuzione anche l’essere troppo invadenti nella vita di figli e nipoti: la figlia aveva segnalato alle forze dell’ordine dal 2010 le telefonate insistenti e gli appostamenti da parte dei genitori, una coppia di 70 e 69 anni, decisi a intromettersi nell’educazione dei bambini.
Dalla denuncia di figlia e genero è nato così un processo, all’inizio portato avanti per stalking, e nel corso delle udienze poi trasformato in un’accusa di molestie.
I due anziani coniugi sono stati così alla fine condannati a due mesi di reclusione ciascuno, ma la pena è poi stata sospesa. “Noi volevamo semplicemente vederli – hanno sempre sostenuto i nonni riferendosi ai nipotini – ed era un nostro diritto”.
L’avvocato dei due anziani ricorrerà in appello.